Aeroporti, passi avanti sulla holding. Peri: "Rafforzare Forlì e Rimni"
Aeroporti, passi avanti sulla holding. Peri: "Rafforzare Forlì e Rimni"
Rafforzare le società di gestione degli aeroporti di Forlì e Rimini. L'assessore Peri traccia gli obiettivi del progetto di legge "Misure straordinarie a sostegno del sistema aeroportuale regionale", del quale è stato nominato relatore Tiziano Alessandrini (pd). Il progetto di legge autorizza la partecipazione della Regione al capitale sociale di una nuova ed unica società di gestione tra Seaf SpA Forlì e Aeradria SpA Rimini, ne precisa gli obiettivi e il tetto massimo di spesa (3 milioni di euro).
La commissione territorio, ambiente e infrastrutture, presieduta da Damiano Zoffoli, ha nominato Tiziano Alessandrini (pd) relatore del progetto di legge presentato dalla Giunta.
L'assessore ai trasporti Alfredo Peri ha tracciato il contesto nel quale si inserisce il progetto di legge: "L'Emilia-Romagna, attuando quanto previsto dal Prit 1998-2010, è intervenuta negli anni scorsi a sostegno della realizzazione di un sistema aeroportuale regionale integrato, acquistando quote nelle società di gestione di tre dei quattro scali della Regione: Bologna, Forlì e Rimini (non ne ha infatti in quella di Parma, che non ha aderito). L'obiettivo era: rafforzare queste società; favorire per ciascuna, fra le altre opportunità, il rilascio della concessione totale da parte dello Stato; e in particolare, per la Seaf - SpA, cercare investitori privati. Nonostante questo impegno la crescita di un sistema integrato ha incontrato diverse difficoltà, riconducibili sostanzialmente al prevalere di elementi di competizione fra i vari scali e territori. Ciò ha esposto talune società di gestione ad una crescente pressione da parte delle compagnie aeree, in particolare quelle low-cost, tanto da peggiorare progressivamente i loro di bilancio. Se la società di gestione dello scalo bolognese segna un trend positivo nel traffico passeggeri (5,5 milioni nel 2010) e merci, meno positivi, anche per le loro piccole dimensioni, sono infatti i risultati di quelle forlivese e riminese. Il nuovo intervento regionale e la creazione di un'unica holding, dando vita ad un soggetto imprenditoriale in grado di effettuare un'efficace politica commerciale, nei confronti delle compagnie aeree, e di incrementare le opportunità di trasporto per le diverse tipologie di utenti, hanno quindi lo scopo di rafforzare finanziariamente le due società, ed innalzare ed integrare le loro competenze".
Luca Bartolini (pdl) ha sottolineato l'importanza dello scalo di Forlì, caratterizzato da una forte vocazione aeronautica (scuola Enav, scuola di volo, Facoltà di Ingegneria aerospaziale). Il consigliere, richiamando il processo di privatizzazione in corso del gestore forlivese, ha chiesto alla Regione di "fare l'arbitro e non il giocatore", non ostacolando la Save SpA, società interessata all'acquisto.
Per Silvia Noè (udc) all'investimento di 3 milioni di euro deve corrispondere un piano industriale. I due aeroporti si trovano ad una distanza di soli 30 km, va quindi perseguita una loro diversificazione in rapporto alle singole vocazioni: ad esempio, Forlì potrebbe caratterizzarsi per i cargo e per la formazione aeronautica. Anche per la consigliera l'interesse di soggetti privati ad entrare nella Seaf -SpA non va ostacolato.
"I localismi ed i campanilismi hanno finora prodotto sperpero di risorse pubbliche - ha detto Gabriele Ferrari (pd) - ed il progetto di legge è un primo passo per razionalizzare questo settore". Bisogna però trovare anche il modo di "specializzare" gli scali e di coinvolgere nella loro gestione non solo gli Enti locali ma anche altri attori, sia pubblici che privati.
"Tra i mezzi di trasporto, quello aereo ha gli effetti più impattanti sull'ambiente: per questa ragione - ha detto Giovanni Favia (mov5stelle) chiedendo una relazione sull'impatto ambientale degli aeroporti regionali - non va incentivato". Per il consigliere, che ha chiesto che la Regione svolga un ruolo di "regolatore", uscendo dalle società di gestione, non è giustificabile la presenza in pochi chilometri di due scali aeroportuali.
A parere di Tiziano Alessandrini (pd) la strategia della Regione per giungere ad un sistema integrato è giusta; il processo di integrazione è però stato rallentato dalla scarsa propensione dello scalo di Bologna a parteciparvi. Ha anche influito negativamente anche l'eccessiva concorrenza tra Forlì e Rimini, che va quindi superata. Il consigliere ha espresso un giudizio positivo sulla manifestazione di interesse della società Save SpA all'acquisto di quote della società di gestione forlivese: si tratta infatti di un operatore del settore con credenziali affidabili (gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso ed anche alcuni scali esteri), ed è credibile che abbia interesse a "fare sistema". Questa presenza, perciò, se l'integrazione del sistema aeroportuale regionale non dovesse realizzarsi, potrebbe dar corso ad integrazioni interregionali ed internazionali.
Fabio Filippi (pdl) ha evidenziato che la Giunta, quando vuole, ed in particolare per la Romagna, trova sempre i fondi necessari. Per il consigliere, se la società di gestione dell'aeroporto di Forlì non è in grado di reggere la concorrenza, dovrà prendere i provvedimenti adeguati, altrimenti i fondi regionali sono sprecati.
In chiusura della seduta, Alfredo Peri non ha sottovalutato la delicatezza del momento, ma ha anche tenuto a precisare che l'integrazione dei due scali e le procedure di privatizzazione di quello forlivese non sono scelte in contraddizione, ma complementari. Proprio in rapporto alla complessità della situazione, l'assessore ha preso l'impegno di tenere informata la commissione sullo sviluppo dei due percorsi.