Aeroporti, Save non compra Forlì: interessa solo la holding romagnola
Aeroporti, Save non compra Forlì: interessa solo la holding romagnola
FORLI' - Holding con Rimini entro la fine di giugno, per poi procedere ad un nuovo bando per la privatizzazione. E' questo l'obiettivo salvezza per l'aeroporto di Forlì, dichiarato in conferenza stampa lunedì mattina dal presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, e dal sindaco di Forlì, Roberto Balzani. "Ci siamo lasciati non con un addio, ma con un arrivederci", sottolinea Bulbi riferendo dell'incontro avuto con Enrico Marchi, presidente della società veneta Save, venerdì pomeriggio.
"Non c'è mai stata un offerta - ha fatto notare Balzani -. Save ha presentato la manifestazione di interesse, poi ha guardato i conti di Seaf. Alla sola Seaf di Forlì la società di gestione dell'aeroporto di Venezia non è interessata". Ma a qualcosa che vada oltre Forlì, l'interesse rimane. I veneti, infatti, paiono propoensi a "formulare un'offerta una volta nata la holding con Rimini. Si tratta di una società di grande rigore e di puri imprenditori che non hanno interesse ad acquisire una realtà che a 35 km di distanza ne ha un'altra dove con i soldi pubblici vengono comprati i voli". Balzani sintetizza così: "Non c'è nessuna persona sana di mente disposta ad investire in Seaf in questo momento".
In poche parole il deficit di Seaf di 10 milioni dell'ultimo anno, sommato a quello pregresso di altri 8,5, per ora continua ad essere sostenuto dai soci, con un costo di circa 450 mila euro al mese. "Abbiamo fatto questa scelta, non indolore per i nostri bilanci - spiega Balzani, affiancato da Bulbi e Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena - investendo cifre considerevoli per arrivare alla creazione di un assetto stabile. La nostra autonomia è all'estate".
Quindi ora si va a velocità 'supersonica' verso la costituzione della holding tra gli aeroporti di Forlì e Rimini. I tecnici sono al lavoro e i soci forlivesi hanno grande fiducia nella disponibilità di Rimini, prima ad una holding e poi ad un processo di privatizzazione 'comune'.
"Quello che ci ha davvero fatto piacere - afferma Bulbi - è il riconoscimento da parte dei professionisti di SaVe del ruolo strategico dello scalo forlivese e, soprattutto, dell'infrastrutturazione che è stata fatta introno a questo. Il problema era che fino ad ora il pubblico pagava". Quindi viene ribadito l'interesse manifestato dalla società di gestione dell'aeroporto di Venezia verso un sistema romagnolo che operi in un regime privato, di libero mercato.
Chiara Fabbri