Basket LegaDue, all'Aget Imola il derby romagnolo contro la Marco Polo Forlì
Basket LegaDue, all'Aget Imola il derby romagnolo contro la Marco Polo Forlì
La Marco Polo ancora non trova la retta via, quella della vittoria. Il secondo derby romagnolo ha visto infatti vincere l'Aget Imola 76-70. Alla Fulgor è mancato il classico centesimo per fare il milione: dopo un pessimo primo quarto (chiuso 27-15) la MarcoPoloShop.it è riuscita a rimettere - forte di una rinnovata intensità difensiva - il match sui binari dell'equilibrio toccando il pareggio nei minuti finali. E' però mancato il guizzo per chiudere a proprio favore la gara.
Primo quarto - "In casa giochiamo noi" potrebbero intonare i ragazzi della curva forlivese: stipati dietro il cesto lato panchina Forlì ci sono almeno 700 sostenitori biancorossi (più un centinaio nei distinti) che, pungolati dalla presenza di una cinquantina di ultras della Fossa della scomparsa Fortitudo, sovrastano i 3000 tifosi di casa. La prima squadra a scattare dai blocchi è l'Aget o meglio Whiting: il mormone realizza (8 nei primi 4', saranno 10 nel quarto), inventa e soprattutto attira la difesa Fulgor liberando così l'arco per le bombe di Prato e Masoni che concretizzano il primo break del match, 14-6 (4'). Antipasto ad una vera e propria fuga che arriva dopo 2 minuti grazie alle bordate della "catapulta di Stoccolma", Ringstrom: tripla, canestro più fallo ed ecco il nuovo massimo vantaggio, +13, 25-12 all'8'. La Marco Polo è oggettivamente bruttina, patisce la perdurante abulicità di Wittman ma a metter un freno al dilagare ci riesce Licartovsky con un paio d'incursioni che tengono Imola non troppo lontana, 27-15.
Secondo quarto - Il secondo parziale si apre con l'evento più sognato dalla curva di fede fulgorina: una bomba di Wittman (27-18 al 12'). La difesa liviense finalmente morde mettendo in difficoltà le prime punte Aget, Ebi in testa, ottimamente marcato da Mitch Poletti. Forlì, pur senza Gordon in panchina per falli, pare essersi improvvisamente svegliata ma non riesce ad approfittare della stasi Andrea Costa che si riporta in carreggiata con il tandem Masoni-Bruttini: 33-22 al 15'. L'entrata in campo di Campani al 5'26" (prima in tutta la stagione) è salutata dal tifo forlivese con gli applausi e da Ebi con un paio d'azioni per il nuovo +10 Aget, 33-25 al 16'. A cavallo del "tempino" le difese mettono in ghiacciaia gli equilibri finché a fine tempo si scatena Poletti che prima l'insacca in faccia a Bruttini poi allo scadere vola in contropiede sigillando i primi 20', 39-31.
Terzo quarto - La ripresa disegna tutta un'altra partita rispetto al deserto offensivo di metà secondo quarto: il parquet è un tavolo da ping pong dove la palla schizza in un corri e tira che non ribalta le sorti della gara. Per Imola (ancora orfana di Whiting oscurato da Piazza) vanno a segno Ebi, Prato e Masoni mentre per Forlì a referto Gordon, Wittman, Piazza ed è ancora +7 pro Andrea Costa, 46-39 25'. L'inerzia però cambia a favore della Marco Polo a sancirla l'azione del -4 Fulgor: Foiera stoppa Whiting e Forray serve l'assist per la tripla dell'uomo mascherato Piazza. Il tabellone segna 48-44 al 26'30". Imola è in bambola senza Ebi (in panca) e l'ombra di Whiting, irretita dalla difesa forlivese, il pareggio è nell'aria e lo firma Gordon in un uno-contro-uno con Bruttini: 48-48 1'20" dalla sirena. Proprio dalle mani dell'ala-pivot di scuola senese arriva il controbreak: canestro+fallo arricchito da una bomba di Ringstrom. Il quarto si chiude 54-48 per i colori locali.
Quarto quarto - Il mini intervallo non cambia registro: Forlì ha gran cuore, tocca il-1 (54-53 al 32'), bracca Imola ma senza agguantarla. A respingere la truppa di Di Lorenzo sono le fiammate degli USA imolesi, Whiting (2+1, 57-53 al 33') poi Ebi (59-53). La Marco Polo non demorde trova il nuovo pareggio con una tripla di Licartovsky (59-59) ma ecco ancora l'esperienza locale, personificata da Whiting e Prato (4) a riportare il match su binari Aget: 65-59 a 3'30" dal gong. Sei punti che Imola amministra alla grande: Forlì, Gordon in particolare, ci provano ma Masoni è fatale insaccando un jumper del +4, 67-63. A tener accesa la luce arriva un canestro più supplementare di Foiera a 1' dalla fine per il-3, 69-66. Masoni fa 1/2 dalla linea della carità (70-66) ma Licartovsky spara la tripla sul ferro. Mancano 50", giusto il tempo per Whiting di aggiustare il proprio tabellino con 6 liberi consecutivi del finale 76-70.
Dall'inviato Francesco Mazza