Brisighella, Il dominio dei Naldi nella valle del Lamone
Brisighella, Il dominio dei Naldi nella valle del Lamone
BRISIGHELLA - Martedì 28 dicembre, durante l'assemblea annuale dell'associazione culturale brisighellese, alle ore 18 nel teatro Giardino, sarà presentato il volume "La ricerca storica e archivistica su Dionisio e Vincenzo Naldi in rapporto alla dominazione veneziana nella valle del Lamone" di Bazzocchi, risultato vincitore a giudizio insindacabile della Commissione presieduta dal cardinale Achille Silvestrini, presidente della Memoria storica.
È fondamentale l'impostazione adottata nella ricerca dall'autore, partendo dal confronto delle fonti letterarie con i documenti d'archivio sui cugini Naldi. I due condottieri delle fanterie venete ebbero un ruolo determinante, nel XV secolo, per la conquista veneziana di Val Lamone e di larga parte della Romagna. Sul piano politico e militare, tra i due cugini di origini brisighellesi è netto lo stacco di supremazia, manifestando Dionigi ampia superiorità. La sua è una mirabile carriera sotto i vessilli della Serenissima, già dimostrata sotto Caterina Sforza e Cesare Borgia, e spiega il successo del suo operato in Romagna. I meriti gli valsero la promozione a vice comandante di tutto l'esercito della Repubblica veneta.
Dionigi fu anche un riformatore delle fanterie improntando l'azione militare a metodo rigoroso diventato col tempo una vera e propria scienza e l'introduzione di moderni ordigni bellici e armi da fuoco gli riconoscerà il rango di teorico dell'arte militare anche nell'utilizzo delle artiglierie.
I primi due capitoli della ricerca mettono in evidenza come i notabili del tempo, i ceti medi dediti in parte alle professioni e al commercio, fossero i veri arbitri delle sorti politiche del territorio. Rappresentavano, infatti, l'autorità che segnò il trapasso dall'età medioevale a quella moderna: argomento svolto da Bazzocchi nella terza parte del volume con il racconto di un testimone oculare degli eventi di cui Dionigi si rese protagonista (nel 2010 si è celebrato il 500° della sua morte).
Alla serata di chiusura dell'anno associativo, il Consiglio direttivo renderà conto del lavoro svolto durante l'anno presentando anche la prossima programmazione di Associazione e Fondazione con le nuove uscite editoriali, sempre inerenti il passato storico brisighellese.