Calcio, il presidente del Ravenna: "Senza soldi la LegaPro morirà"
Calcio, il presidente del Ravenna: "Senza soldi la LegaPro morirà"
RAVENNA - Nella riunione del 9 febbraio della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, la Lega Pro è riuscita a raggiungere l'obiettivo di mantenere aperta la partita relativa alla distribuzione dei corrispettivi derivanti dai diritti audiovisivi della serie A e alla percentuale da destinate alle Società di Prima e Seconda Divisione. Gianni Fabbri, presidente del Ravenna e consigliere di Lega: "Se non si interviene, il calcio di Lega Pro è destinato a morire".
Fabbri, che è anche consigliere di Lega, ha dichiarato: "Concordo pienamente con la posizione che sta portando avanti Macalli e, come lui, sostengo che, se non si interviene in modo diretto e concreto, il calcio di Lega Pro, è destinato lentamente a morire. Se alla Lega Pro dovesse essere destinato solo l'1% delle risorse derivanti dalla suddivisione dei proventi dei diritti radiotelevisivi sarebbe evidente che il nostro calcio non avrebbe più risorse e mezzi per poter andare avanti".