Centro chiuso alle auto, Cesena si spacca tra favorevoli e contrari
Centro chiuso alle auto, Cesena si spacca tra favorevoli e contrari
CESENA - Chiudere il centro storico alle auto, introdurre Sirio per controllare gli accessi nella zona a traffico limitato ed eliminare i parcheggi in piazza della Libertà e piazza Aguselli. Da un paio di settimane Cesena non discute di altro, con le posizioni che si sono ormai rese nette: un fronte del 'no' costituito dai commercianti e dalle loro associazioni di categoria e un fronte del 'sì', capeggiato dal sindaco Paolo Lucchi e dagli ambientalisti.
> SONDAGGIO: CENTRO STORICO, TU COSA NE PENSI?
Sabato mattina - dopo la protesta spontanea dei 130 cartelli affissi in vetrina nei giorni scorsi dai commercianti del centro , che hanno mandato al sindaco il messaggio "Centro chiuso? Sindaco non ora" - tocca alla protesta spontanea di pedoni e ciclisti, con la manifestazione "C'entro in bici", che vede alle 9,45 il ritrovo davanti al Duomo e dalle 11 il corteo a piedi con le bici alla mano da piazza della Libertà, quella che dovrebbe - nei progetti - essere chiusa alla sosta.
IL FRONTE DEI FAVOREVOLI
Sostiene senza mezzi termini la decisione di chiusura il sindaco Paolo Lucchi: "Bisogna avere il coraggio di guardare al di la' delle contingenze. Per farlo, noi cesenati possiamo provare a sognare un centro storico ancor più bello di quello attuale perché frequentato da bambini, famiglie, giovani, anziani; nel quale al rumore delle auto si sostituiscano le voci delle persone; pieno di negozi, bar e ristoranti competitivi perché incastonati nel migliore centro commerciale naturale della Romagna.
Certo, il sogno ha bisogno di essere realizzato. Per farlo serve coraggio: quello di guardare lontano, insieme, condividendo la necessita' di parcheggiare l'auto qualche metro più in la' e di utilizzare, quando possibile, bici e bus. Un piccolo sforzo in fondo, che dobbiamo ai nostri figli ed alla loro speranza di vivere in un mondo meno brutto dal punto di vista ambientale di quello che, invece, purtroppo stiamo lasciando loro."
A dare man forte al sindaco c'è una nota a firma dei "pedoni, ciclisti urbani di Cesena", indirizzata ai commercianti: "Ci siamo anche noi. Pedoni e ciclisti urbani, tutti quelli che a Cesena si muovono in centro a piedi, in bici o in tram. Anche noi siamo vostri affezionati clienti. Fatelo presente ai vostri responsabili associativi, della Confcommercio e della Confesercenti. Siamo in tanti tutti i giorni in centro, ci fermiamo di fronte alle vostre vetrine e facciamo acquisti nel nostro bel
centro storico. Purtroppo questo patrimonio di persone, clienti, che tutti i giorni vive nelle strade dalla nostra "trafficata" isola pedonale non è considerata, non ha pari dignità. Per chi vi rappresenta conta solo 'il posto auto in più in centro', il resto è noia".
IL FRONTE DEI CONTRARI
E' una posizione nettamente contraria quella della Confcommercio cesenate. Lo spiega il presidente Augusto Patrignani: "Il problema che solleviamo al Comune è che mancano i parcheggi a Cesena. E se questo è un problema, bisogna trovare la soluzione. A noi vanno bene i parcheggi sotterranei, vanno bene i parcheggi a silos, ma diciamo che ci vogliono anche parcheggi a ridosso del centro, per non discriminare chi in centro ci vuole andare in bici, a piedi, col bus, ma anche in macchina. Non ci sono per noi cittadini di serie B che vanno in centro in auto. Ci dicono che non va bene il progetto di fare un parcheggio sotterraneo in piazza della Libertà, abbiamo proposto il Serraglio". Una seconda riflessione è sulla crisi economica: "C'è crisi per tutti, anche nel commercio, in ogni occasione si parla di difendere i posti di lavoro o di ammortizzatori sociali, i commercianti non vanno considerati lavoratori anche loro da tutelare?"
Gli umori tra i commercianti del centro storico non sono diversi. A parlare è Roberta Zagnoli, socia del Bar del Capitano: "Un centro chiuso smette di lavorare, e se smette di lavorare si svuota e si riempie di extracomunitari. Le strade chiuse al traffico le abbiamo già viste nella zona del teatro Bonci e in via Battisti e abbiamo visto cosa è successo". Zagnoli non crede neanche che il provvedimento possa migliorare la vivibilità del centro: "L'aria diventerà più pulita perché togliamo qualche decina di posti auto da piazza della Libertà?". Il problema, per la socia del bar del Capitano, "sono le abitudini: Cesena non è abituata ai mezzi pubblici, i minuti sono sempre contati e il tempo è poco, non siamo come le città grosse", che, per altro, "hanno i turisti, mentre noi no, dobbiamo fare con le persone del posto e neanche i pochi forestieri verranno quando il centro sarà chiuso". Il risultato? "Lo vedo quando chiudono i parcheggi, non si vende neanche un caffè, sono qui da molti anni e mi ricordo quando la sera Cesena era viva, ora invece vogliono che chiudiamo".