Cesena, caso San Domenico: la Lega chiede le dimissioni dell'assessore Baredi
Cesena, caso San Domenico: la Lega chiede le dimissioni dell'assessore Baredi
CESENA - "L'assessore alla scuola Baredi deve dimettersi. I risultati dell'ispezione sul caso della scuola San Domenico, sollevato strumentalmente proprio dall'assessore competente e dal sindaco Lucchi, sembrano aver confermato che non c'è stata nessuna irregolarità. Purtroppo però la dirigente scolastica coinvolta è stata sottoposta ad un'indegna gogna mediatica da parte della sinistra, trascinatasi fino agli ultimi giorni con la pubblicazione di un articolo spazzatura su uno dei più faziosi tra i tanti giornaletti organici al PD. Il caso è scoppiato in tempo di vacanze agostane, quando la dirigente dell'Istituto era in ferie".
E' quanto ha dichiarato Antonella Celletti, capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord, in merito al caso San Domenico.
"Il 20 agosto, infatti, parte la bordata mediatica di Baredi e del Comune che paventano una situazione di apartheid, senza tuttavia aprire un confronto diretto con l'interessata. Il 21 i capigruppo di maggioranza, sulla stampa, le chiedono di giustificarsi, pur avendo già emesso una sentenza di condanna senza dibattimento. Si susseguono poi altre dichiarazioni di biasimo: i genitori contro (chissà da chi fomentati?), i giovani del PD, il capogruppo PD Landi e l'immancabile CGIL scuola, che mettono sul banco degli imputati l'attività professionale della dirigente, senza per altro prestare il minimo ascolto alle sue pacate spiegazioni e senza considerare che il Comune non ha competenza sulla formazione delle classi".
"Oggi si è sgretolata tutta l'impalcatura dell'accusa, creata ad arte da questa sinistra piena di pregiudizi, fondamentalista e forcaiola. La dirigente (che non conosco, ma a cui voglio indirizzare la mia solidarietà) è stata tuttavia messa all'indice e accusata ingiustamente davanti a tutta la città ed ai suoi superiori, mentre la sua professionalità è stata infangata. Io credo che, di fronte a quanto è successo, qualunque amministratore con un minimo di onestà intellettuale avrebbe dovuto chiedere scusa alla dirigente ed all'intera comunità. I nostri amministratori, invece, hanno abbozzato, autoassolvendosi come al solito. Possiamo permetterglielo?".