Cesena, Celletti (Lega): "Sciopero farsa di ciclisti e pedoni"
Cesena, Celletti (Lega): "Sciopero farsa di ciclisti e pedoni"
CESENA - "Lo sciopero farsa di ciclisti e pedoni. Chi ci sarà dietro? Certamente qualcuno a Palazzo che sta raccogliendo le truppe cammellate per protestare contro lavoratori, commercianti, artigiani, professionisti, residenti, che chiedono al sindaco di recedere da un progetto che porterebbe alla morte certa del centro storico", non usa mezzi termini, Antonella Celletti, capogruppo Lega Nord in consiglio comunale. "Lucchi ha le spalle al muro e va alla guerra, anche a costo di scontentare intere Categorie ed Associazioni".
"A questo punto c'è veramente da chiedersi cosa ci sia dietro? E' difficile infatti capire a chi giovi il progetto di blindatura del cuore cittadino, pervicacemente propugnato dalla Giunta. Se la stragrande maggioranza delle persone e le associazioni di categoria chiedono al sindaco di fermarsi, non comprendiamo i motivi per cui non si arrivi ad una mediazione. C'è chi suggerisce che la responsabilità di questo velleitarismo sia da ricercare nel carattere del primo cittadino, che, quando imbocca una strada, non sa tornare indietro", continua Celletti.
"Ma si tratterebbe di un comportamento da ‘tafazzi'. Ma c'è anche chi paventa che ci sia un progetto datato che prevede la chiusura del centro storico e la conseguente migrazione di attività, costrette dalla rarefazione del lavoro e della clientela, in altri quartieri, magari di nuova costruzione, in modo tale da renderli più appetibili. Questo tentativo è già stato fatto all'ex Zuccherificio e si è rivelato un fallimento. Che ci sia l'intenzione di ripetere l'esperimento ci sembra, tuttavia, irresponsabile, soprattutto se a pagarne il prezzo dovesse essere il centro città nel suo complesso. Questa ipotesi, però, si collegherebbe ad una vecchia visione utopistica imposta alla città da ex amministratori".
"Una visione fortemente ideologizzata e coercitiva, che ha permeato anche quel Piano del traffico, che già tanti danni ha arrecato alla viabilità ed alla fruibilità della città, senza risolvere definitivamente alcun problema. Il sindaco, in questo caso, sarebbe un mero prosecutore di un progetto da cui non potrebbe recedere e quindi si spiegherebbero i motivi per cui non può arrivare ad un compromesso. Fra tutte queste ipotesi, da verificare, c'è comunque una certezza: la chiusura del centro storico non ha nulla a che vedere con l'ambiente e con l'inquinamento. Con buona pace delle truppe raccogliticce di sedicenti pedoni e ciclisti, che credono di fare una battaglia ecologista contro chi risiede e lavora in centro ed invece sono strumentalizzate per tutt'altre ragioni", conclude Celletti.