Cesena, la Lega Nord diserta il 'Bonci' per il 150esimo dell'Unità d'Italia
Cesena, la Lega Nord diserta il 'Bonci' per il 150esimo dell'Unità d'Italia
CESENA - "Una manifestazione a senso unico, organizzata dai soliti nomi, che non dà spazio, come sarebbe stato lecito, a tutte le forze politiche presenti nei Consigli Comunali e Provinciale, in particolare alla Lega Nord". Lo ha dichiarato Jacopo Morrone Segretario Provinciale della Lega Nord Forlì-Cesena che, in accordo con i capigruppo del Carroccio in Provincia e nei Comuni di Forlì-Cesena, non parteciperà come tutta la Lega alla manifestazione al teatro Bonci per il 150esimo dell'Unità d'Italia.
"L'idea di riunire, in un'unica sede, tutte le assemblee elettive della Provincia e l'invito stesso, sottoscritto da Sindaci, Presidente della Provincia e dei Consigli Comunali di sinistra, la dicono lunga sulla volontà di questa parte politica di occupare ideologicamente e strumentalmente anche questa ricorrenza."
Prosegue in merito Morrone: "Né possiamo ritenere questo evento celebrativo, in programma al Teatro Bonci di Cesena, una manifestazione condivisa per il semplice fatto che, oltre agli interventi di questi esponenti del PD, sarà concesso anche al primo cittadino di Meldola, Sindaco di altro colore, di esprimere la propria posizione in merito a tale ricorrenza."
"In realtà, tutto è stato studiato per mettere il bavaglio a certe forze di opposizione come la Lega Nord e per legittimare il Partito Democratico come un partito nazionalista. Una vera e propria beffa se pensiamo che l'ex PCI un tempo snobbava certi temi, come la patria e la bandiera, denigrando l'Unità d'Italia e definendola una rivoluzione mancata."
"Se anche nella Provincia di Forlì-Cesena si fosse deciso di svolgere, in occasione del 150°, i Consigli comunali e Provinciale singolarmente, come avvenuto altrove in Emilia ed in Romagna, con la facoltà per tutti i capigruppo di esprimere le proprie opinioni, allora la Lega Nord vi avrebbe certamente partecipato."
"Noi siamo convinti che, a centocinquantanni dall'Unità d'Italia, nel Paese non sia stata forgiata un'unità vera e propria. Siamo inoltre altrettanto convinti che l'unica strada per tenere in piedi l'unità nazionale sia quella del Federalismo. Per avere un Paese coeso bisogna declinare la sua unità in senso federalista, in modo tale che ognuno si assuma le responsabilità di come amministra e governa il proprio territorio. Questa è l'unica soluzione per garantire a tutti un futuro."