Cesena, martedì alle 15 l'addio ad Edmeo Lugaresi
Cesena, martedì alle 15 l'addio ad Edmeo Lugaresi
CESENA - Sarà celebrato martedì alle 15 nella cattedrale di San Giovanni Battista, il funerale del presidente onorario del Cesena calcio Edmeo Lugaresi. La camera ardente, allestita per l'occasione nella sala stampa dello stadio "Dino Manuzzi", sarà aperta dalle 9 fino alle 14. Le offerte saranno devolute al Centro Don Milani di Via Terni 35 a San Vittore. "Di lui ricorderò per sempre quell'ultima carezza", ha affermato il presidente Igor Campedelli
"Un gesto semplice, dolce accompagnato da un sorriso paterno", ha aggiunto. Campedelli ha raccontato di aver incontrato Lugaresi poco prima della partita con il Milan. "Nel giorno della massima apoteosi bianconera, avevo avvertito il bisogno spontaneo di condividere con lui quel momento - ha detto il presidente del Cavalluccio -. Edmeo non parlava quasi più, ma dentro quella carezza, in fondo, era racchiuso tutto".
"Due anni fa, in dialetto, mi disse: "Vedrai, tu questo Cesena lo porterai in serie A". Sembrava l'augurio generoso di un grande saggio e, invece, in quegli occhi gonfi dalla commozione, c'era la certezza di un uomo che ci credeva davvero. Per questo, quella carezza dell'altro giorno, nel suo eremo di Longiano, rappresentava il coronamento di quell'auspicio, l'unico modo per poter dire "Visto? Che avevo ragione..."", ha continuato Campedelli.
"Per i tifosi della mia generazione, Edmeo non sarà mai uno dei presidenti del Cesena Calcio, ma "Il Presidente", per questo - con la naturalezza ineluttabile che, a volte, ispira le scelte più scontate - avevamo deciso di designarlo Presidente Onorario. Non un omaggio dispensato per rispetto, ma un dovere che tutti noi avevamo nei confronti della storia", ha proseguito il presidente bianconero.
"Edmeo non c'è più, ma - credetemi, non è una frase fatta - le sue idee cammineranno per sempre con questa maglia. Perchè il Cesena, questo Cesena, si è forgiato soprattutto sul silicio dei suoi insegnamenti, sulla lungimiranza della sua oculatezza gestionale, su quella capacità di fare calcio senza proclami con la laboriosità ostinata di noi gente di Romagna", ha evidenziato.
"Depositario di un calcio che oggi, forse, non esiste più, Edmeo è stato un esempio per tutti, dentro e fuori dal campo - ha ricordato Campedelli -. Era un vulcanico - pugno di ferro in guanto di velluto, lo dipinse qualcuno - ma conosceva la virtù del rispetto e, nei toni, non trascendeva mai. Questo è il giorno più triste per il grande popolo bianconero perchè, da oggi, siamo tutti un po' più orfani".
Campedelli si rivolto infine "ai quarantenni di oggi, a quelli che - da tifosi - hanno gioito e sofferto con il Suo Cesena. Per tributare l'omaggio più vero al grande Edmeo, da oggi fate una cosa: ai vostri figli che la domenica accompagnate allo stadio, ogni tanto, parlate di lui".