Esplode la gioia a Cesena, Giaccherini stende il Brescia
Esplode la gioia a Cesena, Giaccherini stende il Brescia
CESENA - Il "Dino Manuzzi" è un'autentica bolgia. Il Cesena si è assicurata la permanenza in Serie A, battendo per 1-0 il neo-retrocesso Brescia. A fare esplodere il tifo bianconero, al sessantesimo, è stata una conclusione da fuori area di Giaccherini deviata da Bega, che ha spiazzato l'estremo difensore Leali. "Abbiamo vinto da squadra - ha commentato l'allenatore Massimo Ficcadenti -. Siamo stati bravi a tenere nei momenti di difficoltà. E' una salvezza incredibile".
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Il Cesena ha costruito la salvezza nelle ultime dodici gare di campionato, totalizzando ben 22 punti, con un ruolino da Champions League. E il popolo bianconero ha ripagato ripetendo in coro: "Orgogliosi di voi". Quella del 'Manuzzi', malgrado la pioggia battente nei primi minuti, è stata una partita vivace. Chi si aspettava una vittoria facile contro il Brescia già retrocesso ha dovuto presto ricredersi, con le rondinelle che hanno onorato il match cercando la via del goal.
Ficcadenti si è affidato al solito 4-3-2-1 con Jimenez e Giaccherini esterni per Budan punta centrale. Tra le fila del Brescia, Iachini ha schierato il 3-5-2 con Caracciolo e Jonathas davanti. Del Cesena le maggiori occasioni. A neanche 10 minuti dal fischio d'inizio Jimenez ha centrato la traversa alla sinistra di Leali, che ha tirato un sospiro di sollievo. Al ventesimo Capitan Caracciolo si è procurato una punizione dal limite, che si è spenta di poco sopra l'incrocio dei pali. Antonioli comunque in tuffo aveva coperto l'angolo.
Jimenez ha provato a sbloccare il risultato anche al 32esimo, quando è stato atterrato in area in maniera sospetta. I bianconeri hanno chiesto il rigore, ma Celi ha lasciato proseguire alimentando i fischi del tifo di casa. Con Giaccherini il sogno salvezza è diventato realtà al 60'. Ed è con il gol della "Pulce" che i bianconeri hanno messo la firma allo striscione degli Ultras: "Se solo sapeste cosa significa per noi questa salvezza, oggi morireste in campo per darci la vittoria".
Ma c'è stato spazio anche ai brividi. Santon prima ha rischiato l'autogol in una serie di carambole in area, quindi ha salvato clamorosamente sulla linea. A 5 minuti dalla fine Jimenez ha lasciato il posto Malonga tra gli applausi. Il 2-1 del Palermo sulla Sampdoria è stata la ciliegina sulla sorta di una giornata perfetta. Gli ultimi minuti i tifosi hanno tamburellato il coro "Serie A" fine al triplice fischio di Celi, che ha sancito l'inizio di una festa lunga tutta la notte.
Alessandro Mazza