Faenza, la Regione: "Inaccettabile la delocalizzazione dell'Omsa"
Faenza, la Regione: "Inaccettabile la delocalizzazione dell'Omsa"
FAENZA - Chiudere lo stabilimento Omsa di Faenza (Ravenna) "sarebbe inaccettabile", ma se fosse "chiederemmo l'intervento del governo". Non solo "per il danno all'occupazione di centinaia di lavoratrici, ma perche' si tratterebbe di una operazione di pura delocalizzazione che non puo' certo essere considerata una prospettiva giustificabile per chi ha fatto e vuole fare l'industria italiana". E' il commento dell'assessore regionale Duccio Campagnoli.
Il referente per le attività produttive prende una posizione decisa sulle voci che "circolano da giorni,
in modo insistente" sulla "volonta' della proprieta' e della direzione del Gruppo Omsa di cessare le attivita' nello stabilimento di Faenza, per realizzare una ulteriore delocalizzazione delle attivita' del Gruppo in Serbia".
L'assessore gioca d'anticipo e afferma "sin d'ora che una simile prospettiva sarebbe del tutto inaccettabile". Quindi, nel caso le voci fossero confermate, conclude Campagnoli, "innanzitutto le istituzioni, la Regione, insieme alla Provincia e al Comune di Faenza, si opporranno decisamente e chiederanno l'immediato intervento del Governo che non puo' certo limitarsi a difendere a parole il made in Italy, ma deve assicurare una concreta tutela del lavoro e del nostro patrimonio industriale".