Forlì, addio alla Eagles airlines. Seaf: "Chiedevano 1 milione all'anno"
Forlì, addio alla Eagles airlines. Seaf: "Chiedevano 1 milione all'anno"
FORLÌ - La rivoluzione all'aeroporto Ridolfi di Forlì è più profonda di quanto si credesse. Mercoledì è arrivata la notizia dell'approvazione della legge sulla holding tra Forlì e Rimini, ma anche quella della dipartita della Eagles airlines, con il cancellamento del volo da e per Catania, l'unico attivato fino ad ora. A spiegare le motivazioni della scelta il direttore di Seaf, Angelo Lo Biaanco: "Per 4 voli chiedevano alla nostra società un milione all'anno, un costo insostenibile".
Ma cosa è cambiato dall'annuncio dell'investimento della compagnia sull'aeroporto di Forlì senza oneri per Seaf, dato il 17 marzo scorso? "Sono cambiati l'amministratore delegato della compagnia e la strategia aziendale, visto che era in atto un piano di ristrutturazione. - chiarisce Lo Bianco - Era partito solo il volo da e per Catania, ma la Eagles ci aveva proposto di aumentare le destinazioni, aggiungendo Crotone, Lamezia Terme e Reggio Calabria". Fino a qui tutto bene.
"E' però arrivata anche la richiesta economica, inizialmente non prevista: 250mila euro all'anno per destinazione, il che significa 1 milione di euro ogni anno. Questo per 3 anni, senza nessun tipo di onere da parte della compagnia". Un costo impossibile da sostenere, specialmente in un momento così delicato per il Ridolfi.
"Quello su Catania attualmente era un servizio. Per ora non ci muoviamo dal punto di vista del marketing. A breve ci sarà un cambiamento dell'assetto societario o con la privatizzazione o con la holding, saranno i nuovi soci a decidere la strategia", conclude Lo Bianco.
Chiara Fabbri