Forlì, aeroporto, Di Maio (Pd): "In gioco un'intera economia"
Forlì, aeroporto, Di Maio (Pd): "In gioco un'intera economia"
"L'aeroporto di Forlì è ad un bivio - lo afferma Marco Di Maio, consigliere comunale e segretario territoriale Pd forlivese - O il territorio si stringe attorno allo scalo, e tutti insieme lavoriamo in modo costruttivo per trovare una soluzione che tenga assieme sostenibilità finanziaria e un progetto industriale e duraturo per il "Ridolfi", o altrimenti la privatizzazione e gli sforzi fatti fino ad oggi, con soldi pubblici in gran parte dei forlivesi, finiranno in una bolla di sapone".
"Se è il futuro dell'aeroporto che ci interessa (al di là del fatto che gli errori commessi e le responsabilità andranno fatte emergere e chiarite nelle sedi opportune, senza timori), questo è il momento di ragionare sul futuro. L'unico futuro possibile per l'aeroporto di Forlì passa attraverso due parole: privatizzazione e integrazione".
"La privatizzazione ha un percorso avviato - continua Di Maio - che si concluderà il 4 marzo, al quale le amministrazioni locali hanno lavorato e stanno lavorando con impegno, senza squilli di tromba e cercando di creare le condizioni affinché lo scalo forlivese (che è il secondo scalo dell'Emilia-Romagna, dopo Bologna) sia appetibile per un investitore privato".
"Questo sforzo è sostenuto anche dall'appoggio di tutto il sistema produttivo del territorio provinciale, che il 23 novembre scorso si è espresso all'unanimità, attraverso "Una voce sola per l'economia" (il soggetto che racchiude le undici associazioni produttive della provincia in un'unica sigla), a favore del salvataggio dello scalo, ricordando che "in gioco non c'è il solo aeroporto, ma un'intera economia".
"Il binario su cui si viaggia è doppio e non alternativo: da un lato l'esigenza di privatizzare - conclude il segretario del Pd - dall'altro quello di creare un sistema di relazione tra gli scali di Bologna, Forlì e Rimini, non competitivo ma collaborativo. Proviamo per una volta a mettere da parte gli interessi politici di parte e a lavorare tutti con lo stesso obiettivo, ognuno nei propri ruoli".