Forlì, aeroporto. Il fondo 'F2i' si defila. Rusticali: "Affare sfumato"
Forlì, aeroporto. Il fondo 'F2i' si defila. Rusticali: "Affare sfumato"
FORLI' - "Si vocifera che l'aeroporto sarà un aeroporto didattico": è quanto ha riportato Franco Rusticali, ex presidente della Seaf, la società di gestione dello scalo, nel corso dell'audizione in commissione consigliare che si è tenuta mercoledì in Provincia. Per Forlì si prospetta un futuro di pista dedicata alle scuole di volo e alla formazione? La commissione è stata anche l'occasione per Rusticali per spiegare i negativi dati di bilancio del 2010.
Come si è arrivati ad un deficit che ha sfiorato i 10 milioni di euro, ben superiore alle aspettative? Rusticali ha spiegato che i fattori che hanno influenzato negativamente i conti sono stati collegati l'uscita improvvisa di Wind Jet. Non solo: c'è stato anche l'effetto annuncio: "Dal momento dell'annuncio del trasloco a Rimini c'è stato un crollo della vendita dei biglietti, con una perdita di 150.000 euro a novembre rispetto a novembre 2009, pur mantenendo i voli fino a marzo". Insomma, solo ad ottobre la previsione di deficit a fine 2010 era di 6,5 milioni di euro, schizzati a 9,5 a consuntivo.
Molto costosa è stata, inoltre, in termini di consulenze e pratiche amministrative l'elaborata concessione del sedime aeroportuale. Rusticali ha quindi rivendicato "di aver svolto tutti i punti assegnati: il piano industriale, il cambio di management, la concessione Enac e l'avvio della privatizzazione". Una frecciata è stata riservata alla Regione: "Chiedendo di allungare i tempi del bando al 5 marzo ha peggiorato la situazione". Ma la Regione uno scopo lo aveva: dare tempo al fondo di investimento che fa riferimento a Gamberale 'F2i' di formulare una proposta. Una proposta che Rusticali definisce "sfumata": "Gamberale voleva entrare prendendosi e mettendo a sistema Bologna, Forlì e Rimini, ma il Presidente della Camera di commercio di Bologna ha detto 'no' e l'affare è sfumato". Infine, ha ribadito la sua idea: "Parlare di fusione con Rimini è un'ingerenza della Regione (chiesta a gran voce dagli enti locali, ndr) nel processo di privatizzazione".
Dalle parole dell'attuale presidente della Seaf Fabio Castellari, invece, è emerso che all'aeroporto attualmente tira area di stasi. C'è ben poco da fare, in attesa dell'esito del bando di privatizzazione, se non il fatto che "si è in grado di pagare gli stipendi": "Al momento guardiamo alla conclusione del bando di privatizzazione, e nel frattempo le uniche operazioni che stiamo facendo sono quelle di
razionalizzare le spese anche se ormai da razionalizzare è rimasto poco".
Insomma, solo ed esclusivamente gestione ordinaria. Nessuno progetto per il futuro, perché mancano i soldi: "Non abbiamo la tranquillità economica per pensare a lungo termine". Maggiormente a rischio, al momento, sono i contratti stagionali e a termine, ammette Castellari. Nel dibattito in commissione è emersa la posizione netta di Gian Luca Zanoni, capogruppo della Lega Nord: "Non mi convince la sua argomentazione che lei è in carica da poco e non ha il quadro. Lei era già nel consiglio d'amministrazione. E poi dice che lei è un mero esecutore di ordini dei soci invece secondo me è grave che uno che siede al vertice di una società come la Seaf non abbia una sua visione d'insieme".