Forlì, aumentano le famiglie assistite dalla Caritas
Forlì, aumentano le famiglie assistite dalla Caritas
Aumenta il numero delle famiglie forlivesi assistite dalla Caritas. E' la denuncia contenuta nel Report 2010 dell'Osservatorio diocesano Povertà e Risorse della stessa Caritas, che sarà presentato sabato 21 maggio, dalle 9.30 alle 12, al Centro Culturale "San Francesco", in via Marcolini, nell'ambito del convegno "Dov'è tuo fratello?". Dopo l'introduzione del direttore della Caritas Diocesana Sauro Bandi e la proiezione del video "Povertà e Risorse 2010", seguirà la presentazione del rapporto-dossier.
Interverranno anche Raoul Mosconi, vicepresidente regionale ACLI, sul tema "Scenari per le politiche sociali a partire dal Report Povertà e Risorse", e don Franco Appi, responsabile del Centro diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro e nuovo amministratore parrocchiale di San Mercuriale, che parlerà di "Piste di lavoro per la Chiesa locale e la società". E' dal 2008 che la Caritas stila un rapporto annuale sui bisogni, corredato dai progetti attivati per fronteggiarli. La novità 2010 sta nell'allargamento del dato statistico ai venti Centri di ascolto parrocchiali dispiegati sul territorio, nonché alle associazioni della Consulta diocesana delle organizzazioni socio-assistenziali (OSA).
Rispetto al 2009, il numero complessivo dei singoli assistiti non varia. Anche se il direttore Caritas Sauro Bandi si affretta a fare una precisazione importante: "Diminuisce il totale registrato dal Centro d'ascolto diocesano (1.574), ma aumentano le persone ascoltate dai centri parrocchiali (2.596) e dalle associazioni della Consulta (3.247). Tra i motivi c'è l'intento di decentrare i servizi presso le varie Caritas parrocchiali e potenziare il lavoro in rete". Il dato più eclatante rimane l'incremento del numero di nuclei familiari italiani assistiti: i nuovi arrivi passano da 60 a 79. "Le cause di questo fenomeno - dichiara il Responsabile del Centro d'ascolto "Buon Pastore", Marcello Copertino - vanno ricercate nel perdurare degli effetti della crisi economica in termini di occupazione, perdita della casa e difficoltà a pagare le utenze". Numerose anche le persone con problematiche economiche ritenute ormai risolte, che hanno rifatto capolino in via Paradiso e presso le varie Caritas parrocchiali. Fra gli stranieri, rimane preponderante il disagio per il vitto e la precarietà dello status giuridico per via di permessi di soggiorno a termine.
"Nel corso del 2010 - continua Copertino - abbiamo visto ritornare da noi nuclei stranieri ascoltati più di dieci anni fa". Ritorna il proposito "a monte", già esternato lo scorso anno: "Per occuparsi efficacemente degli altri, occorre intessere relazioni umane vere e creare reti". Questo spiega "il bisogno", contenuto in calce al Report 2010, "di favorire l'educazione alla testimonianza comunitaria della carità". "Attingendo alle indicazioni del Convegno nazionale delle Caritas diocesane - conclude Bandi - la Caritas di Forlì-Bertinoro ha proposto per la Quaresima di Carità 2011 una riflessione su due percorsi educativi: la scelta pastorale delle relazioni e l'uso dei beni, declinandoli secondo alcuni "fatti" vissuti dalla nostra Chiesa locale, come il censimento dei servizi socioassistenziali, il progetto Tessere di comunità, i percorsi con i giovani e gli anziani, l'apertura del Centro diurno a San Mercuriale, ma anche la Colletta straordinaria per l'emergenza freddo, il progetto Recuperandia, il Microcredito, il Fondo di solidarietà". L'obiettivo finale è "far emergere la valenza educativa di queste proposte a beneficio dell'intera collettività".
Piero Ghetti