Forlì, Ausl: DestinAzione 'boccia' il direttore generale Mazzoni
Forlì, Ausl: DestinAzione 'boccia' il direttore generale Mazzoni
FORLI' - DestinAzione Forlì boccia il direttore generale dell'Ausl, Claudio Mazzoni, e auspica una sua non riconferma alla guida dell'azienda sanitaria locale. Intanto perché è "mancato non solo un confronto con la cittadinanza interessata, ma anche, e soprattutto, una attenta analisi da parte degli enti preposti a tale nomina"; poi "le candidature a ricoprire importanti cariche pubbliche, dovrebbero seguire un procedimento più trasparente", come già avviene in altre realtà.
"Ad esempio dovrebbero, come accade in vari Comuni, essere aperti dei termini, entro i quali far pervenire, da parte dei candidati alla copertura del ruolo in questione, un curriculum vitae - afferma la lista civica guidata dalla consigliera comunale Raffaella Pirini -, con l'indicazione del possesso non solo dei requisiti previsti, tra i quali la competenza professionale, ma anche specificata l'assenza di cause di incompatibilità".
Il no a Mazzoni è motivato da altre questioni. "E' sufficiente una breve ricerca su internet per venire a conoscenza di ben cinque condanne per danno erariale già subìte da Mazzoni - fa notare la lista -, con
richieste di risarcimenti per oltre 150mila euro, che non lasciano certo un'impronta di trasparenza sul suo operato; l'ultima recente sentenza della Corte dei Conti, nel giugno di quest'anno, ha condannato il Mazzoni a risarcire oltre 47mila euro all'Ausl di Empoli, della quale è stato in passato direttore amministrativo. Precedenti come quelli citati dovrebbero di per sé impedire anche solo la candidatura dei personaggi coinvolti; riscontriamo invece la pressoché totale assenza di dibattito su questi gravi fatti".
"In secondo luogo riteniamo che chi si candida a dirigere una Ausl - sostiene DestinAzione - debba avere non solo le caratteristiche di "buon contabile", qualità che peraltro non ci sembrano sue per quanto appena detto, ma anche quelle di tutore della salute pubblica che abbia a cuore la prevenzione primaria. A questo proposito ricordiamo che, in occasione della pubblicazione dei risultati dello studio di Coriano sull'impatto degli inceneritori nelle aree residenziali limitrofe (Enhance Health, 2007), diramò un messaggio rassicurante sulla non pericolosità degli impianti forlivesi, non avallato da alcun medico".
"Questo comunicato - precisa DestinAzione - non teneva assolutamente conto degli elementi critici emersi dallo studio, come ad esempio l'aumento del 900% delle morti causate da sarcomi dei tessuti molli, patologia strettamente legata all'inquinamento da diossina. Per tutto questo Claudio Mazzoni pare, a nostro avviso, tutt'altro che indicato a dirigere nuovamente l'Azienda Sanitaria Locale".