Forlì, basket: la FulgorLibertas sbanca San Severo, salvezza in cassaforte
Forlì, basket: la FulgorLibertas sbanca San Severo, salvezza in cassaforte
Rimbomba nel PalaCastellana di San Severo "Romagna Mia". Ad alzarlo 400 forlivesi in tripudio: salutano la sera in cui la storia s'è fatta mito sportivo di un'intera città, la sera in cui la MarcoPoloShop FulgorLibertas, strapazzando San Severo 82-121 (con 30 di Huff) nell'ultima partita stagionale, s'è guadagnata la permanenza in LegaDue. Gli altri risultati hanno decretato la retrocessione di Verona sconfitta a Scafati 74-72. Il pullman con la squadra a bordo arriverà al casello di Forlì attorno alle 6 di sabato mattina.
Un'impresa pressoché impossibile solo tre mesi fa, che Forlì ha agguantato vincendo 8 delle ultime 9 partite - una media da prima della classe - e che finisce diritta nell'album dei ricordi più belli della palla a spicchi forlivese, con le promozioni della Jolly dell'89-'90, la bomba di Niccolai del 3-0 a Rimini nel '95, il tap-in di Kenny "Beck's" Williams alla Fortitudo. Un'impresa festeggiata dagli oltre 400 forlivesi scesi nel foggiano per abbracciare dieci cavalieri che fecero l'impresa: Mike Roman Nardi, play italo-americano in stand-by a Milano e sceso in LegaDue con la fame di chi voleva dimostrare di meritare le redini di una big; Lee Goldwire, il folle folletto pescato negli USA da Alberani, primo tassello della ricostruzione; Shawn Huff, moro finnico sostanzioso quanto un pilone di marmo e accomodante come un bicchiere di vodka scandinava; Bobby Jones, un "universale" d'intensità e grinta aliene per la seconda lega italiana ma verrebbe da dire pure per la prima; Mitch "Pollo" Poletti, capitano a tutto tondo, quello che quando volavano fischi e c'era da metterci la faccia l'ha fatto e quando c'era da fare un salto tecnico, alzare il proprio livello, ha piazzato un triplo carpiato diventando uno tra i lunghi italiani dominanti della categoria; Alex Ranuzzi, Stefano Borsato e Luca Campani, "panchinari" tutto cuore e parecchio atipici essendo chiamati il più delle volte a giocare i minuti decisivi; poi, nono, coach Nenad Vucinic, la pietra angolare della rinascita, l'uomo del verbo chiaro e semplice "in campo tutti devono dare tutto". E il decimo? Il pubblico. Nessuna captatio benevolentiae, solo la constatazione di un dato oggettivo: Forlì oggi è tra i primi cinque pubblici d'Italia per affluenza e calore.
Primo quarto - Nel deserto del PalaCastellotti (appena 700 gli spettatori con nettissima prevalenza romagnola) Forlì mostra subitola faccia giusta: dopo 3' il tabellone segna +11, 2-13, con Shawn Huff versione extralusso (7 punti, 14 nel quarto). San Severo soffre in ogni zona di campo, in attacco dove Dickens è l'unico reattivo, in difesa non regge l'impatto prepotente del trio Huff-Jones-Poletti anche a rimbalzo. L'uscita per infortunio di Stefanov al 6' butta sale sulle ferite dei foggiani e Goldwire dall'arco griffa il +21, 8-29 (7'). Il gran divario appaga un po' i romagnoli che si lasciano limare il vantaggio (bene Ferri e Kudlacek) chiudendo i primi 10' a +16, 20-36.
Secondo quarto - Il mini intervallo risveglia i biancorossi, soprattutto accende Lee Goldwire che con due triple consecutive riporta il divario sopra le 20 lunghezze: 22-44, 12'. Dickens (7) sfrutta tutte le sue doti da all-around per tagliare la difesa non eccelsa degli ospiti e tener in corsa il carro sanseverino: 31-50, 16'. La FulgorLibertas come nel quarto precedente molla un po' in difesa (specie sui pick'n'roll Forlì sceglie di non allargarsi concedendo troppo spazio alle penetrazioni) e attacca malamente la zona dei gialloneri. La Mazzeo risale così a -15, 37-52 su cesto di Kudlacek. Il rientro in campo del quintetto corrobora Forlì che proprio a fine tempo, sfrutta al meglio un tecnico a Chiarello e torna a volare fino a +24, 44-68.
Terzo quarto - La ripresa è letargica con Forlì impastata nella "zonaccia" Mazzeo e i locali a non vedere il ferro neppure col binocolo (l'unico brioso è il contestatissimo Zanelli). A riprendere il filo del discorso è Huff (bomba) seguito da Jones: 47-73 (24'). San Severo trova verve da Kudlacek e Dickens ma Lee Goldwire e Huff a suon di triple (3 per il folletto Usa, 2 per il finnico) spengono la luce e tirano giù in anticipo il sipario: al 28' è +28, 62-90. L'under Ravaioli da 6.75 fa varcare soglia trentello (64-95, 29' e finale del quarto) e sugli spalti comincia la festa dei supporter forlivesi.
Quarto quarto - L'ultimo periodo è una passeggiata tutta salute per Forlì con note in bianco-nero: un fantastico schiaccione di Jones (70-101, 34') e un assurdo fallaccio su Nardi di Chiarello al 36' (poi espulso con Nardi, Goldwire e Jones) che rischia d'innescare una rissa ed in ogni caso inasprisce gli animi dei locali già accesi da pesanti contestazioni. Finisce con i 400 forlivesi sugli spalti a festeggiare la fine di un incubo durato troppi mesi.
MarcoPoloShop.it Forlì 91
Mazzeo Cestistica San Severo 90
(20-36, 44-68, 64-95)
MAZZEO SAN SEVERO - Stefanov, Chiarello 6, Ferri 2, Ciccone, Ianes 7, Kudlacek 21, Chiumenti, Zanelli 27, Santamaria ne, Dickens 19. All. Maurizio Bartocci
MARCOPOLOSHOP.IT FORLÌ - Goldwire 24, Nardi 10, Jones 23, Huff 30, Poletti 10, Ranuzzi 14, Borsato 5, Campani 2, Ravaioli 3, Zamagni. All:Vucinic.
ARBITRI - Pascotto (VE), Bartoli (TS) e Scrima (CZ)
NOTE - San Severo: 2p 29/47 (62%), 3p 6/22 (27%), liberi 6/8 (75%), rimb. totali 13 (8 off); Forlì: 2p 30/40 (75%), 3p 15/24 (62%), liberi 16/18 (89%), rimb. totali 30 (7 off); spettatori circa 1.000 (400 da Forlì).
Francesco Mazza