Forlì, centro storico. Affondo di Confcommercio: "Cancellato Radio Bruno, gran brutto segnale"
Forlì, centro storico. Affondo di Confcommercio: "Cancellato Radio Bruno, gran brutto segnale"
FORLI' - "Anziché intensificare gli sforzi per cercare di rivitalizzare il centro cittadino, viene cancellato l'evento di maggior attrazione di pubblico, in particolare giovanile. Un gran brutto segnale, che si aggiunge a quelli precedenti". E' l'attacco di Confcommercio Forlì all'Amministrazione comunale dopo la cancellazione del ‘concertone' estivo di Radio Bruno in piazza Saffi. Forlì "quest'anno non avrà il suo evento clou per la mancanza di poche migliaia di euro, reperiti a Faenza che ospiterà l'iniziativa".
"Da tempo chiediamo all'Amministrazione forlivese un impegno concreto sul centro storico, impegno che non si vede - rincara la dose Confcommercio -. Non si vede, ad esempio, un intervento sull'ormai insostenibile costo orario della sosta, così come non si avverte la volontà di una revisione del Piano del traffico cittadino".
"Alcune città vicine alla nostra hanno provveduto alla gratuità dei parcheggi nel mese di dicembre e ripetono il provvedimento nel prossimo mese di luglio - aggiunge Confcommercio -. Tra pochi giorni il Consiglio Comunale forlivese approverà definitivamente l'ampliamento del centro commerciale di Via Punta di Ferro, dopo di che, tra qualche mese, un nuovo importate competitore nel settore distributivo opererà in città".
"Il nuovo centro commerciale avvierà la sua attività in assenza di azioni di supporto a favore delle imprese distributive operanti sul territorio, abbandonate a sé stesse - fa notare Confcommercio - Poiché tale struttura competerà direttamente con le imprese del centro cittadino, è indispensabile che almeno i parcheggi pubblici dell'iper vengano messi a pagamento al fine di stabilire condizioni competitive maggiormente equilibrate".
"Il Sindaco si era impegnato all'attuazione di una "terapia d'urto" per il centro, comprendente la riduzione del costo orario della sosta, da attuarsi immediatamente dopo la Pasqua: a tutt'oggi nulla - conclude amaramente l'associazione -. Nel frattempo la "ferita" dell'ipermercato sarà sanata, quella del centro storico resterà insanabile".