Forlì-Cesena, fotovoltaico. La Provincia lancia l'allarme: "così si ammazza la green economy"
Forlì-Cesena, fotovoltaico. La Provincia lancia l'allarme: "così si ammazza la green economy"
"Il nuovo decreto legislativo del Governo sul fotovoltaico allarma parecchio. La preoccupazione è forte, il rischio, stante la retroattività di alcuni articoli, è di compromettere attività e investimenti sia nel settore pubblico che in quello privato, con gravi danni all'economia, agli Enti locali e alla diffusione delle energie rinnovabili". Anche il presidente della Provincia Massimo Bulbi riprende l'allarme già lanciato nei giorni scorsi sul tema del fotovoltaico.
"Gli stessi operatori del settore hanno rivolto un appello al Presidente della Repubblica - fa notare Bulbi -. Tale appello, a cui ci associamo, solleva un vizio di illegittimità e richiede di riportare il termine di scadenza degli incentivi al 31 dicembre 2013. Il pericolo concreto, se non si pongono in atto misure correttive, che auspichiamo vengano rapidamente apportate, a garanzia di quanto già contrattualmente operante, è il blocco dei finanziamenti da parte di istituti di credito anche per opere già appaltate con lavori in corso".
"Comuni ed enti locali in genere, avranno entrate minori con problemi molto pesanti e con ripercussioni sui bilanci dei prossimi 20 anni - spiega Bulbi -. Per i privati si prospetta, stante le condizioni poste dal decreto, il blocco dei lavori e, in caso di concessioni ed autorizzazioni rilasciate anche dalle Province, un forte rischio di contenzioso dove le gare sono già state fatte ed i lavori iniziati".
"Occorre pertanto - prosegue il presidente - che le opere già appaltate mantengano le tariffe vigenti al momento dell'inizio dei lavori, fino alla fine dell'anno, e garantire che l'Enel, o altro gestore, attivi entro questo termine, le necessarie connessioni questi impianti con la rete elettrica e qualora ciò non sia possibile, richiedere una proroga di almeno altri tre mesi".
"Il testo del nuovo decreto, nell'affermare che cambieranno le tariffe e che le stesse saranno stabilite entro il 31 maggio - aggiunge Bulbi -, con altro decreto e senza precisare a quanto ammonteranno le riduzioni prospettate, crea un ulteriore blocco delle iniziative e danno alle amministrazioni, in un momento economico dove opere e lavori sono basilari per far ripartire l'economia".
Per il presidente della Provincia "cccorre favorire la Green Economy e non penalizzarla con leggi che non danno certezza, ne minano le fondamenta e creano un clima che danneggia l'economia e compromette seriamente lo sviluppo".
Bulbi sprona anche le associazioni di categoria, affinchè facciano "sentire con chiarezza la loro voce anche a livello nazionale, per denunciare la situazione in tutta la sua gravità"; poi si rivolge a tutti coloro che hanno alzato la voce alla fine dello scorso anno quando, per le loro legittime e giuste richieste di speditezza burocratica, non lesinarono critiche anche forti nei confronti degli enti locali, schiacciati da un cambio di normativa che redistribuiva le competenze all'ultimo momento. A loro Bulbi chiede "di farsi sentire con la stessa caparbietà, per salvare un intero settore economico, che per altro pone le basi dell'Italia del futuro".