Forlì-Cesena, gestione dei migranti. Russo: "In provincia ne arrivano 400"
Forlì-Cesena, gestione dei migranti. Russo: "In provincia ne arrivano 400"
FORLI' - Il Consiglio Provinciale di Forlì-Cesena nella seduta di lunedì 4 aprile ha affrontato vari temi d'attualità contenuti nelle interrogazioni presentate dai gruppi di minoranza. Si è parlato della gestione dei migranti di Lampedusa con un'interrogazione di Stefano Gagliardi, alla quale ha risposto il vicepresidente Gugliemo Russo: "E' il governo che dovrà decretare il piano nazionale sull'emergenza umanitaria. La disponibilità dell'Emilia-Romagna c'è: ma solo se ci stanno tutte le regioni".
Il primo, con un'interrogazione urgente posta al primo punto dell'ordine del giorno, è stato proposto dal capogruppo del PdL Stefano Gagliardi e riguarda la gestione dei migranti attualmente presenti a Lampedusa che dovrebbero essere distribuiti su tutto il territorio nazionale. Ha risposto il vice-presidente Guglielmo Russo: "E' il Governo che dovrà decretare il piano nazionale sull'emergenza umanitaria e riconvocare le Regioni, per cui i caratteri, i costi e la durata degli interventi sono ancora da concordare. La disponibilità dell'Emilia-Romagna c'è, ma con un'avvertenza: o ci stanno tutte le Regioni e non se ne fa niente. In secondo luogo bisogna concordare la filiera di comando: chi coordina le azioni? Le prefetture o le Province? Il Governo per il momento ha escluso la Protezione civile". Inoltre, sui costi, spiega Russo "saranno ingenti e le risorse dovranno coprire tutta la tempistica e la tipologia dell'intervento".
Queste le attenzioni per il territorio locale, sempre con Russo: "Anzitutto, non si faranno tendopoli in Emilia-Romagna, ci saranno solo strutture fisse. I criteri per accoglierli per ora sono questi: no a scuole e palestre, no a strutture in centri storici, no alle zone turistiche". Quanti migranti arriveranno? Conclude Russo: "Il criterio per ora comunicato dal Governo dovrebbe essere quello di uno ogni mille abitanti, quindi noi dovremmo prenderci 400 profughi. In provincia, da parte nostra, faremo una valutazione in base alle strutture esistenti sul territorio e all'esigenza di evitare gli assembramenti per garantire i migliori controlli di polizia e la migliore gestione".