Forlì-Cesena, guard-rail letali. L'assessore Montesi: ''Sostituirli costerebbe 30 milioni''
Forlì-Cesena, guard-rail letali. L'assessore Montesi: ''Sostituirli costerebbe 30 milioni''
FORLI' - Dopo le recenti morti di motociclisti sulle strade provinciali, in particolare con l'incidente mortale che ha visto decessi di motociclisti sulla Bidentina dovuti all'impatto contro il guard-rail, è stato discusso dal Consiglio Provinciale una mozione dell'Italia dei Valori sulla messa in sicurezza dei guard-rail lungo le strade di competenza della Provincia di Forlì-Cesena. A presentare la mozione è stata Giovanna Perolari, capogruppo Idv.
Alla giunta è stato chiesto "di attivare una censimento della situazione dei guard-rail nella provincia di Forlì-Cesena e di predisporre un piano volto ad aumentare la sicurezza dei motociclisti e dei ciclisti, anche verificando l'installazione di nuove tipologie di guard-rail una volta ricevuta l'omologazione ministeriale". Il documento invita il presidente ad attivarsi in ogni sede e presso il ministero competente affinché si adottino misure adeguate alla salvaguardia dei motociclisti.
Nel dibattito è intervenuto anche l'assessore alla Mobilità Marino Montesi, che ha dato il punto di vista della giunta "Quest'amministrazione si è impegnata tanto sulla sicurezza stradale. Sui guard-rail, rilevo che ce ne sono circa 200 chilometri sulle strade provinciali, di cui 150 non modificabili e 50 modificabili. Per noi basta così: non facciamo altri censimenti". Sull'introduzione di barriere salva-motociclisti aggiunge Montesi: "Per noi è una questione insormontabile l'omologazione, ma c'è anche un problema di costi: non è possibile fare un'operazione dalla sera alla mattina, dato che la sostituzione costerebbe circa 30 milioni di euro. Infine, quando saranno omologati, siamo anche favorevoli ad un piano pluriennale per installarli". La mozione ha visto il voto favorevole di Pd, Idv e Rif. Com., nessun contrario, astenuti PdL (Gagliardi è uscito dall'aula), Udc e Lega Nord.
GLI ALTRI ORDINI DEL GIORNO - I lavori del Consiglio Provinciale di Forlì-Cesena di lunedì pomeriggio hanno visto il dibattito su diversi ordini del giorno. Prima delle varie tematiche è stato presentata una delibera di variazione del bilancio di previsione 2010, votata a favore da Partito Democratico, Italia dei Valori e Rifondazione Comunista, mentre il voto negativo è giunto da Popolo delle Libertà, Udc e Lega Nord. Il primo ordine del giorno è stato presentato dal capogruppo dell'Udc Maria Grazia Bartolomei e riguarda il ripristino immediato delle tariffe agevolate per le spedizioni dei prodotti editoriali.
Bartolomei ha ricordato che la novità è arrivata "quando gli editori avevano già venduto gli abbonamenti annuali e si sono trovati improvvisamente a dover fronteggiare un aumento molto consistente delle tariffe per le spedizioni postali". Quindi ha richiamato "le conseguenze, anche occupazionali, sulle piccole associazioni, sul non profit, sulla stampa locale e sulle testate periodiche cattoliche e diocesane, per un totale di 186 giornali e circa un milione di copie". Il testo ha trovato il voto favorevole di Udc e Pd, il voto contrario di Pdl, Lega Nord e Idv e l'astensione di Rifondazione Comunista.
Sempre l'Unione di Centro ha proposto un ordine del giorno relativo alla vigilanza per la riduzione del rischio sismico, ma senza eccessi di costi e di burocrazia e in tempi ragionevoli. L'ordine del giorno fa riferimento alla legge regionale 19/2008 e alle nuove prescrizioni che prevede. Il documento, emendato dal Partito Democratico, ha visto il voto favorevole all'unanimità di tutti i consiglieri provinciali.
La manovra finanziaria 2010 del Governo è stata al centro di un terzo ordine del giorno proposto da Rifondazione Comunista, con la sottoscrizione anche dell'Italia dei Valori. Il capogruppo di Rifondazione Comunista Piergiorgio Poeta ha criticato nella manovra finanziaria governativa il fatto che "non ci sono risparmi, nella pratica non è neanche visibile una riduzione delle indennità dei parlamentari, mentre sono stati presi provvedimenti ben diversi per quanto riguarda i dipendenti pubblici e i precari, con le donne particolarmente colpite per l'età pensionabile. Questa manovra finanziaria scarica gli oneri sulle parti più deboli della società, mentre altri non mettono nemmeno un centesimo di sacrifici". Al voto, favorevoli sono stati i gruppi consigliari Pd, Idv e Rif. Com., contrari Pdl e Lega Nord, astenuto Udc.
All'unanimità, infine, sono passati due ordini del giorno, il primo del Pdl contro la lapidazione disposta dal governo iraniano nei confronti di Sakineh e il secondo del Pd sull'omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica.