Forlì-Cesena, referendum. Bartolini e Nervegna (PdL): "Nessuna indicazione al voto"
Forlì-Cesena, referendum. Bartolini e Nervegna (PdL): "Nessuna indicazione al voto"
FORLI' - Luca Bartolini e Antonio Nervegna, dirigenti del Pdl provinciale intervengono sulla vicenda del Referendum che si terrà il 12-13 giugno 2011. "Non daremo nessuna indicazione ai nostri Elettori che, se andranno a votare, sceglieranno secondo loro libera scelta. Il quesito sull'acqua è del tutto demagogico e fuorviante! E' assolutamente falso che la legge che si intende abrogare voglia privatizzare la risorsa, che rimane pubblica, la normativa intende solo continuare un processo già avviato da tempo per porre fine a sprechi".
"Il Pds, il Pd e Bersani sono stati i fautori iniziali della liberalizzazione e della privatizzazione dei servizi (vedi Hera) e adesso, per inseguire la sinistra più radicale e Di Pietro, compiono una marcia indietro. Sul nucleare le norme per la localizzazione delle centrali sono state già abrogate e quindi si chiede ai cittadini di votare sul nulla. Poi c'è il quesito più politico: quello relativo al legittimo impedimento che, semplicemente, consente al capo del Governo di esimersi dal presentarsi in tribunale ove sussistano fondate ragioni legate ai suoi compiti istituzionali: un principio di buon senso che l'opposizione vorrebbe eliminare per portare a fondo l'attacco giudiziario al presidente Berlusconi".
"In conclusione - sostengono Bartolini e Nervegna - i quesiti referendari nascono da iniziative demagogiche e strumentali e riteniamo che il risultato che scaturirà dalla consultazione del prossimo week end non avrà conseguenze ne per il Governo e neanche sul piano politico. Il Pd, Vendola e Di Pietro che sono all'opposizione si rassegnino, per tornare a governare dovranno vincere le prossime elezioni politiche con un candidato, un'alleanza e un programma credibili. Obiettivi non facili vista la situazione attuale."