Forlì, circoscrizione 1. I consiglieri di centro-destra: "Pd poco democratico"
Forlì, circoscrizione 1. I consiglieri di centro-destra: "Pd poco democratico"
Negli ultimi giorni si è parlato molto della situazione della Circoscrizione 1. Come Consiglieri dei gruppi del Popolo della Libertà e della Lega Nord, ci preme chiarire alcune nostre posizioni. Abbiamo deciso di disertare la prima seduta di venerdì 26 non per ostruzionismo gratuito, ma semplicemente perchè non ci è stato consentito di presentare il nostro documento programmatico per la Circoscrizione.
La giustificazione addotta è che il documento sarebbe stato da noi presentato in ritardo: peccato che nella Circoscrizione 3 al Pd, che l'ha presentato con la nostra stessa tempistica (2 giorni lavorativi prima della seduta), è stato concesso di votare ed eleggere il Presidente già in prima convocazione. Per quanto riguarda la vituperata seduta di lunedì 29, consideriamo deprecabili e pretestuosi gli attacchi di Pd e IdV alla lista civica DestinAzione Forlì.
In primo luogo pensiamo che chi si fregia dell'aggettivo "democratico" non dovrebbe permettersi di dire ad altre liste come comportarsi in sede di votazione: se democrazia è libertà di pensiero, il Pd ha ancora una volta dimostrato la sua arroganza. Il voto di DestinAzione Forlì per il candidato Presidente Piero Fusconi è stato dettato solo da motivazioni legate a questioni programmatiche: come gruppi del Popolo della Libertà e della Lega Nord abbiamo recepito ben volentieri le istanze della lista civica, perchè assolutamente e completamente compatibili con le nostre linee programmatiche.
Il Pd invece ha rifiutato alcuni punti proposti da DestinAzione Forlì perchè considerati troppo simili ai nostri. Le accuse di ricerca di poltrone rivolte da Pd e IdV alla lista civica guidata da Raffaella Pirini sono anch'esse strumentali e rasentano il ridicolo: a Patrizia Cimatti, consigliera di DestinAzione Forlì, non è infatti andata nessuna poltrona (nè la Presidenza nè la Vice-Presidenza).
La scelta di DestinAzione Forlì inoltre, come rimarcato dalla consigliera Cimatti durante la seduta e più volte nei giorni scorsi sulla stampa dai rappresentanti della lista, non è dovuta a opportunismo nè tantomeno a scelte di campo legate al partitismo: come Popolo della Libertà e Lega Nord
rispettiamo l'indipendenza di DestinAzione Forlì ed apprezziamo la sua politica di centralità dei programmi.
L'accordo è squisitamente programmatico, e non è certo con l'arroganza e la supponenza che il Pd
riuscirà a distruggere la forza delle idee. Riteniamo da condannare inoltre anche l'abbandono dell'aula da parte dei consiglieri del Pd, quando si sono accorti che la terza votazione avrebbe premiato Piero Fusconi. In primo luogo perchè rifiutare il confronto non è mai positivo: ma forse chi è abituato a vincere sempre non riesce a concepire nessun genere di "cultura della sconfitta" e di lealtà verso l'avversario politico.
Inoltre noi consiglieri di Popolo della Libertà e Lega Nord il 26 (data della prima convocazione) non ci siamo presentati in modo da non recepire il gettone di presenza: i cosiddetti "democratici" invece, dopo aver fatto (sempre "democraticamente") saltare il banco, hanno intascato volentieri il gettone alle spalle della collettività.
I consiglieri di Popolo della Libertà e Lega Nord della Circoscrizione 1