Forlì, clonavano carte bancomat. Tre arresti della Squadra Mobile
Forlì, clonavano carte bancomat. Tre arresti della Squadra Mobile
FORLI' - Catturati dagli agenti della Squadra Mobile di Forlì tre esperti clonatori di carte bancomat. Si sono aperte le porte del carcere per tre incensurati di nazionalità bulgara: il 28enne Kiril Stefanov, il 38enne Nedyalko Barbanakov ed il 36enne Laskov Krastu. Per tutti l'accusa di associazione per delinquere finalizzata all'installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche.
Per Krastu anche l'accusa di indebito utilizzo di carte di credito clonate. Le indagini degli uomini diretti dal dirigente Claudio Cagnini sono scattate inseguito alla denuncia sporta da ventuno clienti della Banca di Romagna, filiale Foro Boario, che hanno visto prosciugarsi i propri conto correnti tra il 23 ed il 24 aprile. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno consentito di verificare come qualcuno avesse installato in un amen il dispositivo per la clonazione delle carte di credito.
Si tratta del cosiddetto skimmer, apparecchio montato nella fessura di inserimento della carta, che ha consentito ai malviventi di leggere i dati del codice pin durante l'effettuazione dell'operazione da parte del correntista. Gli inquirenti hanno subito divulgato in tutte le Questure le immagini del soggetto, ma senza esito. Venerdì scorso si è verificata un'analoga situazione. Un cliente ha segnalato la presenza dell'apparecchio. Immediato il servizio d'appostamento della Squadra Mobile.
Ad un certo punto si è presentato un soggetto differente da quello che nei giorni precedenti aveva installato lo skimmer. L'individuo, identificato nel 28enne Stefanov, è stato subito bloccato. Gli altri due complici sono stati fermati a bordo di una "Nissan Almera" rossa mentre stava percorrendo la ‘Cervese' in direzione mare. A bordo si trovavano Laskov e Barbanakov. Nella vettura sono stati recuperati un cutter, del nastro adesivo ed altro materiale ancora.
I due si stavano dirigendo in un albergo di Torre Pedrera, dove avevano trovato alloggio. In camera gli investigatori hanno trovato un altro skimmer, un pc portatile e la connessione internet necessaria per inviare i dati all'estero. Inoltre sono stati recuperati gli abiti usati da Laskov in occasione dell'installazione dell'apparecchio circa due mesi fa, tra cui un cappellino dell'Italia.
Complessivamente sono stati rubati circa 10mila euro con prelievi e spese in Canada e Bulgaria. L'operazione è stata seguita dal pm Filippo Santangelo. Il gip Giovanni Trerè ha firmato la convalida dell'arresto. Ora i tre bulgari si trovano in carcere. Rischiano tra i due ai sette anni di reclusione. Ora gli inquirenti effettueranno una perizia sul pc sequestrato per verificare i canali organizzati dall'organizzazione, con base quasi sicuramente all'estero.