Forlì, controlli Inps sui disabili permanenti: la protesta dell'Anffas
Forlì, controlli Inps sui disabili permanenti: la protesta dell'Anffas
FORLI' - "E' una vergogna che le sedi INPS, fra cui quella di Forlì, facciano controlli sulle persone disabili per verificare la permanenza dell'invalidità, prima di confermare l'assegno di accompagnamento": questa la protesta di Giuliana Gaspari, presidente dell'associazione Anffas di Forlì a fronte degli accertamenti in corso. Il problema, poi, non è solo forlivese: Anffas, anche a livello nazionale, si sta adoperando perché questo stato di cose venga chiarito.
"Per essere precisi i problemi sono due - spiega la Gaspari - innanzitutto vengono chiamati a controlli di verifica persone affette da patologie esonerate dal Decreto ministeriale del 2 agosto 2007, anche se, a seguito della prima lettera dell'INPS, presentano regolarmente la documentazione sanitaria che certifica lo stato di disabilità. In secondo luogo una nota del direttore generale dell'INPS, datata 10 settembre, contiene alcune disposizioni inaccettabili sui criteri di ammissione all'indennizzo di accompagnamento: superficialmente si fa riferimento, come elemento escludente dall'indennizzo, alla "capacità di compiere gli atti quotidiani della vita", escludendo di fatto tanti ragazzi disabili (di cui ci occupiamo) che sono in grado di compiere tali atti, ma non di organizzarli e metterli in successione".
"Nello stesso documento, tra i criteri, - ribadisce Giuliana Gaspari - si fa riferimento anche all'incapacità di deambulare o alla necessità permanente di avere un accompagnatore, tagliando fuori tutte quelle persone che soffrono di crisi epilettiche e di improvvisi vuoti di memoria. Insomma, parliamoci chiaro, le manovre anticrisi non possono andare a recuperare risorse in modo goffo ed ingiusto sui più deboli: queste sono categorie di cittadini da proteggere, gli sprechi sono da ricercare in ben altri ambienti".
Anffas Forlì, quindi, si associa al documento redatto dalla propria sede nazionale ed inviato lo scorso 27 ottobre al direttore generale INPS Mauro Nori, con il quale si chiede, fra l'altro, l'immediato ritiro delle disposizioni della nota INPS del 20 settembre e la sospensione immediata delle convocazioni automatiche dei disabili, prima dell'analisi dettagliata della documentazione sanitaria da loro prodotta. Anffas, anche in questa incresciosa situazione, è ovviamente a disposizione delle famiglie per supportarle nella tutela dei diritti dei propri congiunti.