Forlì: è morto don Carlo Gatti, dal 1970 parroco di San Giovanni Apostolo
Forlì: è morto don Carlo Gatti, dal 1970 parroco di San Giovanni Apostolo
FORLI' - Doppio lutto per la chiesa forlivese. A poche ore dalla scomparsa dell'ultimo parroco residente di Premilcuore, don Paolo Frassineti, se n'è andato anche don Carlo Gatti. Il popolare "Pridt ad Cangia", come amava presentarsi nei numerosi testi biblici sapientemente tradotti in dialetto romagnolo, è improvvisamente spirato domenica mattina, alle 12, nella canonica adiacente la sua chiesa parrocchiale di San Giovanni Apostolo ed Evangelista. Aveva 74 anni.
Il canonico, classe 1935, benemerito della diocesi polacca di Cestochowa e fra i massimi conoscitori italiani della Terra Santa - l'ultimo suo pellegrinaggio nei luoghi di Gesù alla guida di alcuni parrocchiani, risale al luglio di un anno fa - non stava bene da un paio di giorni. Una banale influenza di stagione, che gli ha comunque impedito di celebrare la sua ultima messa domenicale. Proprio domenica mattina, nel pieno della liturgia eucaristica delle 11.30 presieduta da un altro sacerdote, gran parte dei fedeli presenti ha trasalito al suono della sirena dell'autoambulanza entrata fulmineamente nel vialetto adiacente la chiesa di via Angeloni.
"Il celebrante - racconta Daniele De Crescenzo, presente alla funzione con la famiglia - ha quasi subito continuato la messa, cessato il mormorio della platea, ma avevamo tutti sentore che era capitato qualcosa di grave al nostro parroco, che sapevamo indisposto a letto". Alle 12.20, terminata la messa, gran parte dei fedeli si è recata all'ingresso della canonica, posta sul retro della chiesa, trovando ancora sul posto i medici del pronto intervento.
"La conferma che tutto era compiuto": don Carlo era morto nel suo letto, quasi sicuramente stroncato da un infarto. In attesa della perizia medica che accerterà i fatti, appare già incolmabile il vuoto lasciato da un sacerdote energico e sanguigno, ma anche dotato di grande cuore ed umanità. Ultimamente, ai parrocchiani ed amici che lo andavano a trovare, il popolare "Pridt ad Cangia" non nascondeva l'amarezza per il fatto che a breve se ne sarebbe dovuto andare dall'amatissima San Giovanni, seguendo la sorte dell'ultimo cappellano polacco, don Piotr Salaga, ritornato al paese natio nel luglio scorso.
All'epoca, proprio su queste pagine don Gatti auspicò la rapida sostituzione del sacerdote venuto dall'est, divenuto un preciso punto di riferimento spirituale per le centinaia di cattolicissimi polacchi "forlivesi", che affollavano letteralmente la messa in lingua della domenica pomeriggio a San Giovanni. Atti ufficiali dalla Diocesi relativi alla sostituzione di don Carlo ancora non risultavano: ma il parroco, ormai in età da pensione per il diritto canonico, sarebbe rimasto volentieri a servire la comunità di fedeli da lui stesso fondata nel 1970. Le esequie di don Carlo Gatti, canonico del Capitolo della Cattedrale, potrebbero tenersi già nella mattinata di martedì a San Giovanni.
Piero Ghetti