Forlì, entro l'estate San Mercuriale avrà il nuovo abate
Forlì, entro l'estate San Mercuriale avrà il nuovo abate
FORLI' - Il nuovo abate di San Mercuriale in sostituzione di don Franco Zaghini, potrebbe essere nominato entro l'estate. Parrebbe questo l'intendimento del vescovo di Forlì monsignor Lino Pizzi e del Consiglio Vicariale diocesano, l'organo di supporto episcopale nel governo della Diocesi, composto da monsignor Giancarlo Barucci, canonico Giampietro Fabbri, don Erio Castellucci e don Franco Appi, oltre al vicario generale monsignor Dino Zattini.
Nel frattempo, a quasi un mese dall'esplodere dell'incredibile vicenda di debolezza umana occorsa al parroco-abate di San Mercuriale, giunge al termine il mandato di don Emanuele Cucchi, il giovane (è nato nel 1975) direttore dell'Istituto Salesiano forlivese, che ha retto la secolare basilica di piazza Saffi per tutto il periodo pasquale. I Salesiani hanno infatti declinato l'invito a gestire ulteriormente l'unità pastorale San Mercuriale-Santa Lucia, per i gravosi impegni degli emuli forlivesi di don Bosco nell'esercizio del Convitto Itaer e di Ingegneria Spaziale, dell'Istituto Professionale di via Episcopio Vecchio, della Sala Multimediale San Luigi, dell'Oratorio "Don Bosco" e della stessa parrocchia di San Biagio.
Durante la Settimana Santa e per quelle successive, il numero di fedeli che abitualmente frequentano San Mercuriale, è rimasto costante. E se don Emanuele Cucchi si è occupato delle funzioni liturgiche principali, compresa la santa messa di Pasqua, don Sergio Asseu, il sacerdote di colore originario della Costa D'avorio, che già assisteva don Zaghini nelle funzioni pastorali, ha terminato il giro delle benedizioni pasquali delle famiglie dell'unità parrocchiale. E' ormai trascorso un mese, ma la comunità cristiana forlivese rimane attonita e silenziosa. E' uno stato d'animo che si è avvertito distintamente la sera del Venerdì Santo, nel corso della tradizionale Via Crucis nel cuore del centro storico di Forlì.
Al passaggio della processione in piazza Saffi proveniente da corso Mazzini, a quasi tutti i partecipanti è scappato uno sguardo malinconico sulla secolare abbazia di San Mercuriale, che, suo malgrado, era appena stata teatro di alcuni episodi di debolezza umana tanto eclatanti quanto inaspettati. Lo stesso vescovo monsignor Pizzi, che ha portato la croce per l'intero percorso della Via Crucis, durante l'intervento finale in Cattedrale, ha fatto intendere quanto sia doloroso il riverbero di quella debolezza, piombata sulle spalle dell'intera comunità cristiana forlivese. "Anche se il calvario di Cristo era previsto nel progetto di salvezza di Dio, nulla toglie a quanto di doloso ha avuto la sua morte in croce".
Chi prenderà ora le redini dell'abbazia, fino alla nomina del successore di don Zaghini? Il parroco di Ravaldino don Sergio Sala, che nel giorno di martedì santo ha già brillantemente sostituito il sacerdote sospeso nella tradizionale visita alla sede Municipale per la benedizione pasquale, o il rettore della Chiesa del Suffragio monsignor Paolo Giuliani? Il vescovo dovrebbe comunicare le sue decisioni entro la settimana corrente.
Piero Ghetti