Forlì, esce da scuola per acquistare eroina. Preso il pusher di via Giorgio Regnoli
Forlì, esce da scuola per acquistare eroina. Preso il pusher di via Giorgio Regnoli
FORLI' - Nascondeva in casa, nei barattoli del caffè, la cocaina. Ma non solo. Aveva anche tutto l'occorrente per far fumare stupefacenti ai "clienti", anche giovanissimi, che riceveva a qualunque ora del giorno. E per questo è finito in manette. È quanto hanno scoperto lunedì, in via Giorgio Regnoli, gli uomini della sezione Narcotici della Squadra Mobile di Forlì che, al termine di un lungo pedinamento, hanno tratto in arresto il tunisino di 31 anni Mohamed Ali Naiji.
L'accusa che gli ha formalizzato il pubblico ministero Marilù Gattelli è di detenzione e spaccio continuato di sostanze stupefacenti. Gli agenti, coordinati dal dirigente Claudio Cagnini, erano sulle sue tracce da tempo. Diverse le prove raccolte dagli inquirenti anche grazie alla collaborazione di numerosi acquirenti del 31enne, che hanno ammesso di rivolgersi al tunisino per la droga. L'appuntamento, anche in piena notte, era in via Giorgio Regnoli.
In alcuni casi Naiji riceveva i suoi clienti in casa, anche per fumare stupefacenti. Il fermo di polizia giudiziaria d'iniziativa è scattato dopo un servizio di controllo, al quale ha preso aperte anche il cane antidroga "Jasso". Il 31enne è stato sorpreso nei pressi di un istituto professionale, a pochi passi dal centro, mentre passava di mano qualcosa ad una studentessa. Alla vista della Polizia il pusher si è dileguato, mentre la ragazza è tornata in classe.
Rintracciata, ha ammesso di aver ricevuto dal tunisino una dose di eroina. Lo spacciatore è stato rintracciato poco più tardi nei pressi della sua abitazione. "Jasso" ha fiutato prima una fiala di metadone nella buchetta della posta, mentre in casa ha trovato tre dosi di cocaina nel barattolo del caffè. Nell'appartamento sono state trovate anche pipette per fumare droga. Disoccupato da oltre un anno e mezzo, Naiji si era dato da fare diventando un punto di riferimento dei tossicodipendenti.
Con lo sfratto esecutivo da circa un anno, ora il 31enne ha trovato una nuova casa: quella circondariale di Forlì. Oltre al tunisino, che dovrà anche rispondere dell'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, è stato denunciato a piede libero anche un collaboratore. Si tratta di B.D., un 20enne di Burkina Faso, che alla vista della Polizia ha ingoiato due "palline" di cocaina per un peso di circa due grammi.