Forlì, gli 'Stati generali' dell'economia: 11 organizzazioni d'impresa assieme per lo sviluppo
Forlì, gli 'Stati generali' dell'economia: 11 organizzazioni d'impresa assieme per lo sviluppo
FORLI' - Tutte le organizzazioni d'impresa del territorio, ben undici, vogliono parlare "una sola voce per l'economia": è il titolo dell'iniziativa che ha portato Agci, Cna, Confapi, Federimpresa-Confartigianato, Confcommercio Forlì, Confcommercio Cesena, Confcooperative, Confesercenti Forlì, Confesercenti Cesena, Confindustria e Legacoop a stendere un manifesto unitario per la ripresa economica, che sarà presentato lunedì 28 giugno alla sala convegni della fiera di Forlì.
Le organizzazioni della rappresentanza delle imprese non chiederanno agli enti pubblici soldi che non ci sono, precisano gli organizzatori, ma presenteranno un decalogo che verrà sottoposto ad enti locali e istituti di credito per un'azione energica contro la crisi. Provvedimenti locali, che rientrano nelle competenze degli enti e delle banche territoriali, ma anche argomenti su cui costituire gruppi di pressione e avanzare richieste a Roma. Monica Fantini, direttrice di Legacoop e coordinatrice del gruppo di organizzazioni parla di "manifesta maturità delle associazioni presenti sul territorio", capaci di "mettersi assieme per parlare una sola voce per lo sviluppo".
Il decalogo, che sarà presentato nel dettaglio in questi 'Stati generali' dell'economia provinciale, toccherà i temi dell'occupazione, del credito, degli appalti e utilizzo delle risorse pubbliche. Alle banche l'invito di Fantini è di "far diventare credibili le politiche che propongono, perché le imprese non riescono a ripartire". Proprio gli istituti di credito, d'altra parte, sono i soggetti maggiormente sotto accusa: "Il rapporto con loro è tornato corretto- ammette Stefano Bernacci, segretario della Confartigianato, ma ora devono giocare un ruolo strategico per la ripresa".
Più duro Giancarlo Corzani, direttore della Confesercenti Forlì: "Le piccole imprese non si leggono dal loro bilancio e con la straordinaria richiesta di liquidità che c'è adesso, non è possibile che ormai ogni finanziamento sia coperto dai consorzi di garanzia, da questo punto di vista le banche non stanno facendo bene il loro lavoro". Franco Napolitano, direttore di Cna provinciale, punta sui temi di "semplificazione e sburocratizzazione, su cui le istituzioni hanno tutte le leve per agire".
Un altro 'no' netto arriva sugli appalti al massimo ribasso che "hanno creato guasti e messo in difficoltà le nostre imprese, che hanno occupazione legale e di qualità", sempre Corzani. Infine Aurelio Cicognani di Confindustria chiede che "si capisca che oggi solo l'economia privata è il motore dello sviluppo e se si ridiscute di diritti che sembravano garantiti nel pubblico è perché c'è meno ricchezza nel privato".
Sul fronte della crisi, a Forlì-Cesena nei primi tre mesi del 2010 si contano più di 27 mila disoccupati (+17,7%) e 3.240 iscritti alle liste di mobilità, mentre migliaia di lavoratori hanno dovuto fare ricorso agli ammortizzatori sociali. Gli "stati generali" si apriranno alle 9 alla sala congressi della Fiera di Forlì lunedì 28 giugno con la presentazione del manifesto unitario. Le conclusioni spetteranno al presidente della Camera di Commercio, Alberto Zambianchi.