Forlì, il PdL: "Che ne sarà dell'inceneritore, ora che arriva il 'Porta a porta'?"
Forlì, il PdL: "Che ne sarà dell'inceneritore, ora che arriva il 'Porta a porta'?"
FORLI' - Cosa ne sarà dell'inceneritore se presto partirà la raccolta dei rifiuti 'porta a porta' a Forlì? E' la domanda che si pone Stefano Gagliardi, capogruppo del PdL in Provincia che in un'interrogazione paventa il rischio che la Provincia "proceda al riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, qualora i dati relativi alla raccolta differenziata e alla produzione dei rifiuti dia come risultato un quantitativo inferiore alle 120.000 tonnellate", vale a dire la portata annuo dell'inceneritore di via Grigioni.
Dice Gagliardi: "L'inceneritore, ad oggi, può bruciare solo i rifiuti urbani della provincia di Forlì-Cesena, con esclusione quindi dei rifiuti speciali e di rifiuti provenienti da altre province". Ma già "il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti prevede per l'anno 2012 il 65% di Raccolta Differenziata (calcolata in base al D.Lgs. 152/06), ed una conseguente riduzione del materiale da inviare all'inceneritore che non dovrebbe superare le 98.000 tonnellate/anno di rifiuti da bruciare; che a maggior ragione risulta sempre più inspiegabile il perché dell'autorizzazione a 120.000 tonnellate/anno".
Quindi: "Interrogo il Presidente per sapere se nell'anno 2009 è stato raggiunto il 51% di Raccolta differenziata, se l'evoluzione dell'aumento della RD fa ritenere ancora valido il raggiungimento entro il 2012 del 65%, e se all'interno di questo 65% era compresa la quota relativa all'avvio del porta a porta in alcuni comuni del territorio con particolare riferimento a quello di Forlì". E infine : "A 98.000 tonn./anno la funzionalità dell'inceneritore sarà ancora ottimale? Hera ha avanzato la richiesta di poter bruciare rifiuti speciali?".