Forlì, infuria la polemica sui profughi. Il PdL: "Non qui". Il Pd: "Irresponsabili"
Forlì, infuria la polemica sui profughi. Il PdL: "Non qui". Il Pd: "Irresponsabili"
FORLI' - Infuria la polemica per l'arrivo di 40 profughi di Lampedusa nella struttura di Montebello di Modigliana. Ad attaccare sono Valerio Roccalbegni e Stefano Gagliardi del PdL: "Meno country hospital e più clandestini, meno servizi e più disservizi: questo l'ultimo regalo delle giunte Errani e Bulbi a Modigliana. L'invio di 40 profughi tunisini a Modigliana è l'ennesimo schiaffo che le giunte di centro-sinistra perpetrano nei riguardi delle aree montane".
In particolare, la protesta è contro il presidente della Provincia Massimo Bulbi: "Anche in questo caso il Consiglio Provinciale è stato tenuto all'oscuro di tutto, non un'informazione, si convocano commissioni urgenti per la vendita di un frustolo di terreno e non si convoca urgentemente la Conferenza dei Capigruppo per una argomento così delicato. Un gesto, questo, inqualificabile. Montebello è un'area di proprietà dei cittadini di Modigliana, affidata alla gestione della Protezione Civile. Un'area assolutamente incontrollabile: trecento ettari di terreno senza recinzione. Chi garantirà la sicurezza del luogo? Chi fornirà i servizi di accoglienza? Chi garantirà la copertura dei costi e per quanto tempo? Chi risponderà dei danni arrecati, visto l'esperienza di Lampedusa e Manduria? Chi risponderà dei danni al turismo locale?", dicono Roccalbegni e Gagliardi.
Sullo stesso tono Luca Bartolini, consigliere regionale del PdL e altri esponenti del PdL della vallata del Bidente, che parlano per il territorio della loro vallata: "Non vogliamo che la Val Bidente diventi la Lampedusa della Romagna: nessun comune della vallata può dare ospitalità ai profughi nord africani". "Si vocifera che nel piano di accoglienza straordinaria, gestito dagli enti locali e non dalla Prefettura, Santa Sofia starebbe valutando la disponibilità di ospitare profughi addirittura nell'ex casa di riposo. Se ciò si dovesse verificare - annunciano gli esponenti del Popolo della Libertà - noi siamo pronti a lottare con tutti i mezzi affinché non accada. E la motivazione è semplice: non è possibile ospitare altri stranieri in un territorio dove la concentrazione di immigrati è la più alta d'Italia. La Val Bidente ha già pagato a caro prezzo l'accoglienza di extracomunitari di ogni nazione, se ne dovessero arrivare altri si andrebbe a destabilizzare ogni regola del vivere civile con fenomeni che andrebbero ad alimentare tensioni sociali che già in questi anni sono arrivate al limite".
A stretto giro di posta, arriva quindi la risposta del Pd, con Marco Di Maio, segretario territoriale Pd forlivese, e i consiglieri regionali Tiziano Alessandrini e Thomas Casadei: "E' vergognoso leggere quanto dichiarato da esponenti politici di un partito che a Roma si trova al governo, come il Popolo della Libertà sull'emergenza umanitaria in corso. I consiglieri del Pdl attaccano la gestione della crisi umanitaria che l'Europa sta attraversando prendendo di mira gli amministratori forlivesi che a livello territoriale stanno semplicemente facendo il proprio dovere, applicando l'accordo siglato a livello nazionale dal Governo, attraverso il ministro dell'Interno Roberto Maroni, e da tutti i presidenti di regione d'Italia".
E ancora: "Questo piano prevede la prima accoglienza dei profughi in tutte le Regioni, tranne l'Abruzzo, e dunque anche qui da noi. L'emergenza umanitaria, e questo i consiglieri berlusconiani dimenticano di ricordarlo, è stata determinata non dagli amministratori forlivesi ma dai pasticci di questo governo che ha fallito clamorosamente in termini di gestione dei flussi migratori, ha fallito la strategia di politica estera facendosi avvolgere dall'abbraccio del colonnello Gheddafi, ha isolato l'Italia dal resto d'Europa arrivando allo scontro con la Francia e a minacciare l'uscita dall'Unione europea. In questi casi ci si aspetterebbe un maggior senso di responsabilità da chi rappresenta un partito che governa il Paese e non una facile e misera speculazione politica di bassa lega".