Forlì, nasce il comitato per la valorizzazione dell'architettura fascista
Forlì, nasce il comitato per la valorizzazione dell'architettura fascista
FORLI' - "Accogliamo con soddisfazione l'istituzione, da noi fortemente voluta, del Comitato sull'architettura del Ventennio fascista, ma tale Comitato deve poter contribuire fattivamente alla tutela e alla valorizzazione dei numerosi beni culturali d'epoca fascista presenti nel territorio forlivese. Questo patrimonio necessita di adeguati investimenti economici per la tutela e la conservazione, nonché per un'adeguata valorizzazione." Lo hanno dichiarato gli esponenti del PdL Stefano Gagliardi, Alessandro Spada e Fabrizio Ragni.
"Richiamiamo la specificità dell'area forlivese inquadrabile tra piazzale della Vittoria e viale della Libertà, che attualmente presenta gravi criticità e ritardi nel recupero, nonostante l'enorme valore artistico, architettonico ed urbanistico. Tale patrimonio presenta tutte le caratteristiche necessarie per poter far parte della lista dei beni tutelati dall'Unesco, con particolare riferimento all'autenticità, integrità e straordinaria importanza per qualità e numero. Per queste ragioni chiediamo al Sindaco di Forlì, attraverso un'interrogazione urgente, se non ritenga opportuno attivarsi con rapidità per iniziare tutte le procedure necessarie affinché l'area posta tra piazzale della Vittoria e viale della Libertà possa essere inserita nella lista dei beni tutelati dall'Unesco."
"È ora di passare dalla politica degli annunci, caratterizzata da ritardi epocali - concludono gli esponenti del PDL - a quella della concretezza con impegni e tempi certi per la tutela e la valorizzazione del suddetto patrimonio. Chiediamo inoltre quando inizierà il restauro della statua di Icaro, simbolo della città, ma da anni ridotta in condizioni vergognose e indecorose. Il cantiere del restauro in corso dell'ex casa della Gioventù italiana del Littorio ha raggiunto la parte alta della torre littoria su cui è impresso il giuramento di fedeltà alla nazione d'epoca fascista e a tal proposito richiamiamo le basilari norme di conservazione dei beni culturali, che in questo caso specifico impongono un restauro conservativo del suddetto giuramento. Ad oggi, nonostante le ripetute richieste da noi formulate e le rassicurazioni da parte della Soprintendenza di riferimento, la Giunta comunale non ha ancora saputo fornire tutte le informazioni necessarie per comprenderne le intenzioni al riguardo. Appare assai grave ed inquietante questo prolungato silenzio da parte dell'Amministrazione comunale. Chiediamo al Sindaco, attraverso una seconda interrogazione urgente, se non ritenga opportuno fornire al più presto tutte le informazioni necessarie circa le reali intenzioni della Giunta comunale nei confronti del giuramento, anche in considerazione del fatto che i restauratori hanno potuto analizzare con attenzione lo stato della torre littoria".