Forlì, Pasini (Udc): "Ridisegnare welfare e sanità"
Forlì, Pasini (Udc): "Ridisegnare welfare e sanità"
FORLI' - "C'è un forte bisogno di nuove modalità di intendere la politica: capacità amministrativa, pragmatismo e realismo, ma anche moralità assoluta nelle azioni al servizio dei cittadini". Questo in sintesi l'esordio in Consiglio comunale del segretario provinciale UDC Andrea Pasini, oggi impegnato anche nelle vesti di consigliere sui banchi della "Sala del Bibbiena".
Pasini, nel suo intervento dello scorso 27 luglio, ha puntato la sua attenzione sostanzialmente in due direzioni: welfare e sanità, intese come due ambiti in cui sono coinvolti ed interessati la maggior parte dei cittadini. "Il Welfare forlivese - ha affermato Pasini - necessita di un deciso sprint, come peraltro ha dichiarato nei giorni scorsi anche il nuovo assessore Davide Drei, specie in un momento in cui il "sociale di casa nostra" vive una situazione di profonde lacerazioni, che evidenzia da diversi anni la mancanza di una linea politica efficiente. Per quanto riguarda i minori, per esempio, vanno ridefiniti i criteri degli affidi, è necessario potenziare gli asili nido e le scuole dell'infanzia, va tutelata, con politiche adeguate, la maternità".
Per quanto concerne le disabilità, da una parte Pasini apprezza l'impegno dell'amministrazione in termini di superamento delle barriere architettoniche, dall'altra punta l'attenzione sui centri diurni e residenziali per persone in difficoltà: "Vanno potenziati - afferma - con nuove idee e resi accessibili, con progetti su misura, anche per i nostri ragazzi più giovani"
Ma l'emergenza più drammatica è quella degli anziani: oltre 14.000 persone con più di 75 anni vivono in città e ben 4.000 di loro sono soli: "dobbiamo pensare con forza - sostiene Pasini - ad un'azione integrata verso questa fascia di cittadini con nuove forme di assistenza domiciliare, con iniziative di "dimissioni protette" (in caso di ricoveri ospedalieri), con una maggior disponibilità di posti letto nelle Case Protette cittadine"
In materia di sanità fa discutere il concetto di "area vasta" intesa come sistema integrato di servizi e specializzazioni fra le città romagnole:. "Dobbiamo difendere con forza - ribadisce Pasini - quel concetto di "eccellenza della sanità forlivese", che da tempo è il nostro fiore all'occhiello: indubbiamente infastidiscono le indiscrezioni di possibili nomine di nuovi direttori generali calati dall'alto. Anche in questo ambito deve vigere il concetto del merito: ai posti di responsabilità devono stare donne e uomini competenti, indipendentemente dalla propria appartenenza politica. Vogliamo sapere in sostanza se l'Amministrazione comunale di Forlì farà quadrato attorno al Polo sanitario forlivese o se accetterà, senza battere ciglio, scelte fatte in altre sedi".