Forlì, per l'aeroporto è il giorno più lungo: si spera nella concessione Enac
Forlì, per l'aeroporto è il giorno più lungo: si spera nella concessione Enac
FORLI' - "Di fronte a questi infiniti problemi, quella di mercoledì e' la prima tappa. Sulla concessione di Enac non abbiamo certezze ma solo speranze: certo, un minuto dopo averla ottenuta faccio la gara. Con qualche privato ci sono solo dei contatti. Se si privatizza tanto meglio, perche' cosi' non si avanti. In ansia? L'ansia e' anche di chi spera ci vada male": Franco Rusticali, presidente di Seaf, attende impaziente il verdetto del Consiglio di amministrazione di Enac, che oggi mercoledì deve decidere se rilasciare o meno la concessione trentennale.
Il bilancio di Seaf di quest'anno rischia di chiudersi con un disavanzo di oltre sette milioni di euro: "Le linee di affidamento da parte delle banche sono gia' chiuse, i 722 mila euro e rotti coprono i 500 mila euro di pagamenti da effettuare entro settembre", ricorda Rusticali (che non vuole entrare, dice,
nella "diatriba politica" di queste ore). Insomma, senza la concessione niente fondi comunali, e dunque niente salvagente per Seaf. "Ma non so con che tipo di 'ansia' in giro per la regione si attenda l'esito dell'Enac: c'e' chi teme non ce la diano ma anche chi teme ce la diano", sbotta il numero uno del "Ridolfi".
Ma la situazione al "Ridolfi" e' ancora sanabile? "La situazione e' sanabile anche in uno o due anni, a patto che le cose cambino", rimarca il vertice Seaf. Intanto, "se si privatizza tanto meglio, nel 2010 arriveremo a circa 700 mila passeggeri", insiste Rusticali corteggiando a distanza eventuali
nuovi investitori. E i soci? "E' giusto che si lamentino dopo i tanti investimenti. A loro dico: se si considera l'aeroporto un'opportunita' facciamo ogni sforzo per andare avanti, altrimenti si proceda diversamente", nota il presidente.
Intanto, dopo le recenti prese di posizione del presidente della Provincia di Forli'-Cesena Massimo Bulbi, che ha evidenziato il suo "si'" a una "unione sinergica" con il "Fellini" di Rimini, il tormentone della fusione con i 'cugini' rivieraschi rimane d'attualita': "Non e' una cosa che si decide
domani, ma sarei favorevole ad aprire un tavolo di discussione. Vediamo- e' l'invito di Rusticali al collega riminese di Aeradria Massimo Masini- se possiamo trovare accordi sul piano commerciale, gli scambi di personale e di apparecchiature ci sono gia'".
Dunque tre scali tra Bologna e la costa adriatica non sono troppi, come qualcuno continua a dire? "Non rappresentano affatto un lusso, ma un'opportunita' per tutto il territorio, considerando anche il polo tecnologico aeronautico", chiarisce il presidente di Seaf. (Dire)