Forlì, Pini (Ln) chiude le porte: "Non arriveranno clandestini e profughi in Romagna"
Forlì, Pini (Ln) chiude le porte: "Non arriveranno clandestini e profughi in Romagna"
FORLI' - "Smentisco categoricamente che nè i profughi libici - che nulla hanno a che fare con i clandestini tunisini - nè tantomeno i clandestini ora ospitati presso le varie strutture del sud Italia possano essere trasferiti nelle prossime settimane nelle tre province Romagnole. Le notizie di stampa diffuse in questi giorni sono una balla", è la replica che viene da Gianluca Pini, deputato romagnolo della Lega Nord dopo le notizie su eventuali arrivi.
Dice Pini: "La Regione infatti ha solo diffuso (correttamente) il piano ipotetico di emergenza umanitaria da applicarsi nel caso in cui i profughi siano oltre 50.000. Questo piano, predisposto dal Viminale, prevede collocazioni anche in Emilia Romagna, ma nulla nelle provincie Romagnole: se poi Errani decide che anche la Romagna dovrà - eventualmente - ospitarli, lo dica chiaramente e non scarichi la colpa su Maroni. In aggiunta è bene ribadire che al momento i profughi accertati sono meno di 3000 e sono tutti allocati in regioni del sud per ovvi motivi di comodità logistica, mentre i 22mila clandestini stanno lasciando gradatamente la penisola, quindi è assurdo parlare di arrivi in settimana, non ci sono le condizioni di emergenza - fortunatamente - per applicare il piano della Regione."
Lo afferma in una nota ufficiale il Segretario della Lega Nord Romagna, Gianluca Pini dopo un colloquio con il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni. "Trovo vergognoso e ipocrita, tanto da parte della sinistra quanto da parte di chi non conosce la differenza tra lo status di profugo e quello di clandestino, che si crei allarmismo senza senso soprattutto in una fase così delicata come quella dell'inizio della stagione turistica. Già il turismo non gode di buona salute per la crisi economica - commenta l'on. Pini - se poi gli amministratori locali sono così masochisti da far cattiva pubblicità gratuitamente al proprio territorio solo per fini elettorali, siamo proprio alla frutta. Lo ribadisco: il piano della Regione è predisposto per un'emergenza che al momento non c'è e grazie al Ministro Maroni probabilmente mai ci sarà, pertanto smettiamola di far del male alla Romagna e non creiamo allarmismi inutili."