Forlì, prete ricattato. A San Mercuriale la prima messa avvolta nella tristezza
Forlì, prete ricattato. A San Mercuriale la prima messa avvolta nella tristezza
FORLI' - La sospensione "a divinis" di monsignor Franco Zaghini non blocca l'attività della chiesa più antica e importante di Forlì, l'abbazia di San Mercuriale. Mercoledì, alle 8 si è tenuta la consueta messa feriale, l'unica nei giorni infrasettimanali, davanti ad un pugno di fedeli. Nessun accenno alla vicenda che sta scuotendo le antiche fondamenta dell'abbazia, ma solo un cambio di volto sull'altare: quello di don Sergio, il prete che assisteva don Zaghini.
Una cerimonia avvolta da tristezza, quella di mercoledì mattina, nella consapevolezza di quel "non detto" che sta dietro quel cambio improvviso di officiante. Don Sergio Assau, un prete ivoriano approdato recentemente a San Mercuriale, ha anche il gravoso compito di continuare il giro delle benedizioni pasquali, nonostante la bufera che si è abbattuta sulla chiesa. L'abbazia anche mercoledì è stata regolarmente aperta col solito orario dalle 7 alle 19.
Un pullman ha sbarcato in mattinata alcune decine di turisti che hanno visitato l'abbazia inconsapevoli di quanto accaduto, della vicenda di ricatto sessuale che è deflagrata venerdì sera e che ha portato agli arresti due giovani, Cristian Silimbani e Aldo Mainero, residenti al Foro Boario, che dal 2009 intrattenevano un rapporto sessuale a pagamento con monsignor Zaghini, fino agli ultimi mesi in cui avevano richiesto, con le minacce e il ricatto, l' "aumento" del costo delle prestazioni.
Chi sarà il nuovo abate di San Mercuriale, dopo la sospensione di don Franco Zaghini, canonico del capitolo della cattedrale e primicerio del capitolo, è una decisione che spetterà ad una commissione vicariale composta dal vescovo stesso Lino Pizzi, don Dino Zattini, e ancora don Franco Appi, don Giancarlo Barucci, don Erio Castellucci e il canonico Pietro Fabbri. Il consiglio presbiteriale si è riunito oggi, tuttavia non è stata decisa la nomina del nuovo abate. Per il momento l' "interim" sarà affidato a don Sergio.
RomagnaOggi.it pubblica solo oggi il nome del prete coinvolto nello scandalo del ricatto sessuale sia perché ormai di generale e pubblico dominio, sia perché contenuto su un comunicato ufficiale della Diocesi. Nella pubblicazione dei nomi, il giornale si attiene al principio generale che vanno tutelate le vittime di reato. Altre valutazioni di carattere morale, pur legittime e libere dei lettori, non toccano questa garanzia. La notizie future vedranno anche la pubblicazione dei nomi dei due giovani arrestati con l'accusa di estorsione.
f.c.