Forlì, primarie. Balzani: "Espelliamo le tossine, poi ragioneremo sul futuro"
Forlì, primarie. Balzani: "Espelliamo le tossine, poi ragioneremo sul futuro"
"Abbiamo costruito un antidoto all'anti-politica". Roberto Balzani, il giorno dopo la vittoria ("che non mi aspettavo", ammette) alle primarie del Pd forlivese, riflette sul suo successo e guarda con ottimismo al futuro. A dispetto di chi, all'interno del suo partito, vede l'esito delle primarie come una spaccatura interna, non facilmente sanabile. "Aspettiamo qualche giorno - dice - ci sono delle tossine da espellere: poi cominceremo assieme a ragionare sul futuro".
La sorpresa. Certo è che il presidente della Facoltà di Beni Cultrali a Ravenna davvero non si attendeva questo verdetto. Tanto che confessa di essersi preparato un discorso alla vigilia del voto, "ma da perdente". Il suo progetto di vita, come aveva detto anche durante la sua intervista in redazione a RomagnaOggi.it, non era dentro la politica, ma prevedeva "di stare qui, fra i miei libri e i miei studenti, a scrivere e fare il professore".
Tutto in una sera. Poi in una notte tutto è cambiato, grazie soprattutto a quei 45 forlivesi che sono andati a votare per lui. Se verrà eletto, a giugno, dovrà lasciare il suo posto di preside. "L'incarico e' incompatibile per la legge 382 - spiega -, ma in caso di elezione le dimissioni le avrei date comunque, anche senza prescrizione di legge". Bersagliato di telefonate sin dalla notte, Balzani comincia ad essere raggiungibile attorno all'ora di cena: "Finalmente questa sera resterò a casa, con la mia famiglia". E sarà una delle prime sere da una quarantina di giorni a questa parte.
L'antidoto. Balzani prosegue il suo ragionamento facendo notare che "fare delle primarie vere significa riuscire a dare una risposta a questa esigenza profonda di partecipazione che, se non assecondata, rischia di alimentare l'antipolitica". Insomma, il docente universitario forlivese afferma che "coloro che dicono che Balzani ha pescato nell'antipolitica, dico, invece, che assieme a Nadia abbiamo costituito un antidoto contro l'anti-politica".
Il voto "esterno". Il candidato sindaco del Pd di Forlì non si sottrae neppure alle polemiche sulla partecipazione al voto di personaggi esterni al Partito democratico. "Quando c'è un'elezione così marcatamente schiacciata sugli individui - spiega -, è chiaro che possono partecipare anche persone che non sono necessariamente di centrosinistra e che magari semplicemente sentono il bisogno di dare un contributo ad uno piuttosto che ad un altro". E riferendosi ad elettori di centrodestra che hanno votato per Balzani, come affermato da Antonio Nervegna (leader locale di Forza Italia), il professore spiega: "mi risulta che sia avvenuto anche per Nadia che al voto si siano recate persone non del Pd. Questo è del tutto normale".
Campagna difficile. Il futuro mette di fronte a Balzani una sfida difficile: gestire una campagna elettorale lunghissima (si voterà a giugno) con un Partito impegnato a sostenerlo come candidato e al contempo a guidare un'amministrazione guidata da un sindaco battuto alle primarie. "Bisogna lasciare passare qualche giorno per espellere le tossine accumulate in questa campagna - osserva - e lo si può fare solo a mente fredda, lasciando passare un po' di tempo. Poi, quando le cose si vedranno con occhi meno drammatici, metteremo insieme tutte le enormi risorse umane raccolte in questa campagna per farle diventare patrimonio comune di tutto il partito per la sfida delle amministrative".
"Nadia è una donna di grande esperienza ed intelligenza - prosegue Balzani -. Grazie alla sua saggezza sono convinto che riusciremo a gestire per il meglio questa fase difficile sia per il Pd che per lei personalmente. Sono convinto di questo perché credo che lei abbia tutte le qualità per farlo".
Marco Di Maio