Forlì, sanità. Destinazione: "Chiudere Irst e laboratorio di Pievesestina"
Forlì, sanità. Destinazione: "Chiudere Irst e laboratorio di Pievesestina"
FORLI' - "Per fare un piano di rientro dell'Ausl di Forlì non serve arrampicarsi sugli specchi, cambiare nome alle cose e tagliare da qualche parte. Bastano due cose: chiudere il Laboratorio di Pievesestina e l'Irst, riportando in vita il reparto di oncologia dell'ospedale".Lo afferma con sicurezza Raffaella Pirini, consigliere comunale Lista Civica DestinAzione Forlì. "E'finalmente arrivato il momento di ammettere senza mezzi termini che "fare politica" dovrebbe essere reso sempre più comprensibile a qualsiasi cittadino comune".
"Un uso intenzionale di parole poco chiare e difficili al posto di un linguaggio semplificato e alla portata di tutti, significa discriminare il cittadino che dovrebbe essere l'oggetto del servizio. 'Luoghi di cura a forte strutturazione, country hospital, hospice, Casa della Salute Piccola Media o Grande tendenzialmente di vallata, rimodulazione dei posti letto'. Ma perchè non parliamo un linguaggio comprensibile, chiaro, in modo che alle parole corrisponda un concetto traducibile in vita reale? Il politichese per caso si è impossessato anche della sanità e non lo molla più?", si chiede Pirini
"Pensiamo sia ora di smetterla di tentare di cambiare nome alle cose - continua - cercando di cambiare anche la sostanza delle cose. Pensano che funzioni? Ovviamente no! "Rimodulazione dei posti letto", a cosa equivale? Al cambio delle lenzuola o a dei tagli? Un cittadino normale deve fare lavoro di fantasia per cercare di capire a cosa ci si riferisca. E la "Casa della Salute", che cosa diavolo è? Una stanza dove respirare aria pulita? Sembra solo un'operazione di marketing: ci si rifà il trucco pensando di ringiovanire. Vogliamo essere un po' più concreti?Avevamo un reparto oncologico fiore all'occhiello di tutta l'Italia? Lo abbiamo smantellato. Geniale. Non era sufficiente potenziarlo con la ricerca, senza invece distruggerlo, per costruire poi un qualcosa di slegato e di isolato senza nemmeno che ci fosse un bacino di utenza sufficiente per una struttura di quel tipo?"
"L'ausl di Forlì paga la stragrande maggioranza dei costi. E il Laboratorio di Pievesestina? Da quando trasportare campioni di sangue in giro per la strada e aspettare più tempo per raggruppare più esami aiuta ad avere degli esami di qualità? E da quando tenere in funzione i laboratori (con relativo personale e costi di gestione giornalieri) dei vari ospedali, aggiungendoli a quelli del nuovo laboratorio è un modo per risparmiare? E l'affitto milionario? E la giustificazione per l'utilizzo di una struttura faraonica assolutamente sovradimensionata quale sarebbe? La parsimonia del buon padre di famiglia? Questo documento presentatoci oggi è solo un piano di rientro provvisorio, poi ci saranno momenti di discussione, ma sarà meglio, se vogliamo discutere, recuperare un po' di realtà".
"Non avremmo mai dovuto costruire questi due mastodonti, ma il danno è fatto e se vogliamo rimediare, senza andare a ridurre la qualità dei servizi sanitari, dovremo prendere decisioni coraggiose prima che sia troppo tardi".