Il giallo di Melania, la siringa? Per gli inquirenti una messinscena
Il giallo di Melania, la siringa? Per gli inquirenti una messinscena
ASCOLI - La siringa conficcata nel seno di Carmela Melania Rea, la 29enne originaria del Napoletano, ma residente a Folignano (Ascoli Piceno) scomparsa il 18 aprile da Ascoli Piceno e trovata morta due giorni più tardi in un bosco del Teramano, potrebbe esser stata utilizzata dal killer per per costruire una vera e propria messinscena. Ne sono convinti gli investigatori della Procura di Ascoli Piceno che indagano insieme ai colleghi di Teramo sul delitto.
Sull'involucro della siringa è stato recuperato il Dna di un uomo e di una donna (che dovrebbero quindi essere completamente estranei alla morte di Melania), mentre non ci sono tracce del Dna della vittima e del marito, il trentenne e caporalmaggiore dell'esercito Stefano Parolisi.