Incassi in nero nella Notte Rosa. Uno su due irregolare ai controlli
Incassi in nero nella Notte Rosa. Uno su due irregolare ai controlli
Un'associazione "culturale" che svolgeva attività commerciale, registratori di cassa spenti, incongruenze tra la giacenza di cassa e gli scontrini rilasciati. Sono alcuni dei casi scoperti con l'operazione "Costa Brava", condotta durante la "Notte Rosa" da Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna e SIAE Direzione Regionale Emilia Romagna. Controllati 34 esercizi commerciali, bar, pasticcerie, stabilimenti balneari e piadinerie nelle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
Le verifiche incrociate degli 007 del Fisco e degli ispettori della SIAE hanno riscontrato la mancata emissione dello scontrino fiscale nel 50% dei soggetti coinvolti dell'operazione del 1° luglio.
Notte di controlli - Uno scarto che in poche ore aveva già superato i 400 euro. A Rimini gli accessi nei confronti di due bar hanno rilevato una differenza significativa tra l'incasso percepito e quello "scontrinato". Associazione culturale sulla carta, in realtà era un night. A Riccione, la task force di Agenzia e SIAE ha scoperto una vera e propria attività commerciale con tanto di intrattenitrici, bar sprovvisto di cassa e senza alcuna traccia di vita associativa che non fossero gli streap-tease. Nel cesenate, invece, la metà dei locali controllati aveva "dimenticato" di emettere lo scontrino. In un caso il registratore di cassa è stato trovato addirittura spento, secondo il proprietario a causa di un "guasto al cavo di alimentazione".
Non si discostano dal trend le attività commerciali della provincia di Ravenna. In tre casi i funzionari dell'Agenzia delle Entrate hanno constatato la mancata emissione dello scontrino.
A Ferrara, infine, un bar è risultato positivo ai controlli, mentre in un altro locale è stata accertata la presenza di un lavoratore in nero.