Ravenna, gli studenti in corteo: "Tagli penalizzano i più deboli"
Ravenna, gli studenti in corteo: "Tagli penalizzano i più deboli"
RAVENNA - Un lungo corteo ha sfilato martedì dalle 9.30, con partenza da piazza San Francesco con arrivo in Piazza Del Popolo. La manifestazione è stata organizzata dai rappresentanti degli studenti degli Istituti superiori di Ravenna in difesa della scuola pubblica in quanto bene comune fondamentale e fonte di mobilità sociale. "Gli otto miliardi di euro tagliati alla scuola hanno impoverito e mortificato il nostro sistema d'istruzione, penalizzando soprattutto i più deboli e indifesi".
>LE IMMAGINI DELLA MANIFESTAZIONE, Rafotocronaca
Dice una nota del coordinamento: "Duemila bambini nella nostra regione sono così rimasti fuori dalla scuola materna pubblica statale, in Italia 150.000 non hanno avuto il tempo pieno richiesto dalle loro famiglie ed è stata tagliata la metà delle classi di tempo prolungato alle medie. Il modello di scuola pre-riforma Gelmini inclusivo, aperto a tutti e pensato per andare incontro alle esigenze degli alunni e delle loro famiglie sta crollando sotto i nostri occhi".
E ancora: "La scuola di Don Milani che non si perdeva gli alunni più difficili, "perché la scuola che li perde non è più scuola, ma è un ospedale che cura i sani e respinge i malati", scompare lentamente senza che molti neppure se ne accorgano o capiscano che quel modello di scuola era quello della nostra Carta Costituzionale, al tempo stesso garante di giustizia e mobilità sociale. Un modello che questo Governo sta smantellando con il chiaro intento di creare una scuola dei più forti, dei sani e, per certi aspetti, dei ricchi. E in questo senso va letta anche la legge dell'apprendistato che cancella il diritto a un anno di scuola superiore per tanti ragazzi in difficoltà e li manda a lavorare a soli quindici anni. Una scelta bieca che penalizza i ragazzi, lo sviluppo economico del paese e che oggi non ha eguali in nessun altro paese civilizzato".