Taglio della metà dei dipendenti delle province: in 585 sono "esuberi" ma non licenziati
Il personale è da ridurre in tutte e tre le province romagnole, per effetto di una norma non ancora definitiva, inserita nella Legge di Stabilità, che prevede la riduzione del 50% del personale delle Province
La riforma degli Enti provinciali in Romagna potrebbe avere come conseguenza quasi 600 lavoratori da ricollocare. Secondo un'indagine del "Sole 24 Ore" – sintetizzata dall'Agenzia Dire - infatti, il personale è da ridurre in tutte e tre le province romagnole, per effetto di una norma non ancora definitiva, inserita nella Legge di Stabilità, che prevede la riduzione del 50% del personale delle Province. Per la Provincia di Rimini sarebbero 134 le unita' di personale in eccedenza, per una spesa di 6,3 milioni di euro; per quella di Ravenna 223 pari a 8,7 milioni; per Forlì-Cesena 228, cioè 9,1 milioni. In tutto dunque 585 eccedenze e 24,1 milioni di euro spesi di troppo. Parlare di esuberi non e' pero' corretto. Si tratta infatti di "personale a tempo indeterminato da ricollocare in altre amministrazioni, con la legge di stabilità che indica come fare.
Decisivo sara' l'incontro dei prossimi giorni con il neo presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. In Emilia-Romagna, infatti, le Province svolgono attività in gran parte delegate dalla Regione e toccherà quindi a questo ente definire il nuovo modello di gestione dei servizi che prima e tuttora vengono svolti dalle Province, con la tutela dei livelli occupazionali.