Rimini, "parente serpente" sfrutta il coma della vittima per soffiargli 100mila euro
Rimini, "parente serpente" sfrutta il coma della vittima per soffiargli 100mila euro
RIMINI - Non ha resistito ad un reato semplice semplice che gli avrebbe fruttato però 100mila euro. Rubare nella casa di un parente, avendo saputo il nascondiglio segreto in cui si trovavano i soldi: un doppio fondo del letto. Per il momento la polizia ha recuperato il denaro, e presto potrebbe scattare anche una denuncia. La vicenda vede vittima un commerciante bellariese di 68 anni che aveva tolto tutti i risparmi di una vita dalla banca e li aveva nascosti nel letto.
Non nel classico materasso, ma nella testata del letto. L'uomo, però, a seguito di un incidente dello scorso gennaio è andato in coma, portandosi dietro il segreto. Non lo aveva detto neanche alla moglie, che il 30 maggio, tornando dall'ospedale, si è trovata segni di effrazione sulla porta e il letto rovistato. L'uomo, però, la confidenza l'avrebbe fatta ad un parente, che si è rivelato il classico "parente serpente". Il risultato: denuncia della moglie contro ignoti per un furto di 7.500 euro. Ma la parte più grossa del bottino non è stata nemmeno denunciata.
L'amara sorpresa è avvenuta quando la donna ha raccontato tutto al marito, nel frattempo ripresosi dal coma. Per diversi giorni non gli aveva detto niente, per non impensierirlo. A quel punto è partita la seconda denuncia. La polizia ha recuperato il denaro seguendo una traccia rinvenuta nell'abitazione dei due coniugi. Ed ora si indaga nella ristretta cerchia di amici e parenti per trovare il colpevole.