Sapro e Seaf, Federazione della Sinistra: "Pagano i cittadini"
Sapro e Seaf, Federazione della Sinistra: "Pagano i cittadini"
"Le vicende di Sapro e dell'aeroporto rappresentano la fine di un ciclo. Oggi, più che mai, occorre avere il coraggio di decisioni importanti e di scelte radicali capaci di dare una prospettiva diversa alla città di Forlì e al suo comprensorio. Si tratta di impostare la riconversione verso un altro tipo di sviluppo incentrato sulla qualità della vita e sui servizi, in tutti i campi". Il messaggio è di Nicola Candido, portavoce della Federazione della Sinistra di Forlì
"Dall'agricoltura, alle produzioni di beni con elevato valore tecnologico, per finire al ruolo dell'Università. Un'economia, insomma, basata sul capitale umano e sulla capacità ricettiva di saperi e nuove culture. Il fallimento di SAPRO, le cui responsabilità vanno ricercate sia tra la classe politica, sia tra le banche creditrici complici di operazioni a dir poco disinvolte, può rappresentare un'opportunità di chiarezza e allo stesso tempo, se lasciato in balia dei creditori, un pericolo per l'assetto urbanistico. Chiediamo perciò, come fatto già altre volte e in tempi non sospetti, che vengano accertate quanto prima le cause del fallimento e che il Comune si faccia garante, tramite i propri strumenti urbanistici, della tutela del territorio, evitando pericolose speculazioni edilizie".
"Come sempre, però, quelli che alla fine pagheranno saranno i cittadini per i quali chiediamo si garantiscano il pieno coinvolgimento e la totale trasparenza nella transizione fallimentare che si profila. La situazione dell'aeroporto, sebbene la vicenda non sia arrivata al suo epilogo, appare molto simile a quella di Sapro, ma ancora una volta si continuano a sperperare fondi invece di usare il buon senso e avviarsi verso un suo forte ridimensionamento. Forse, l'unica via d'uscita ancora percorribile è il mantenimento delle sole scuole di volo e dei controllori, oltre che dell'aeroclub e delle attività ad essi connesse".
"Non esistono uomini per tutte le stagioni e per tutti i compiti. Le dimissioni di Franco Rusticali infatti sono doverose e fortemente in ritardo, di fronte al disastro della SEAF e dell'aeroporto di Forlì, era il minimo che ci si potesse aspettare. La tanto sbandierata meritocrazia leghista, come sempre, si infrange davanti agli interessi di bottega. I Forlivesi sapranno farsi una ragione della mancanza dei voli per le vacanze soprattutto perché i milioni di euro spesi ogni anno per l'aeroporto potrebbero essere investiti in nuovi servizi nel trasporto locale e nella richiesta di nuovi collegamenti ferroviari, oppure, per salvare molti servizi che i tagli furibondi di Tremonti stanno distruggendo".
"Oggi più che mai, perciò, occorre investire su un'idea diversa di sviluppo e di città (finalmente a misura di persona), al di là della propaganda, infatti, è necessario puntare quanto prima e con tutte le risorse disponibili sulle energie pulite, sul riciclo, sull'università, sulla ricerca, sulle scuole di formazione, sull'agricoltura di qualità e biologica, sulle nuove reti tecnologiche, insomma la prospettiva deve incentrarsi sulla qualità della vita e sul capitale umano, abbandonando le velleitaria idea dell'aeroporto e della speculazione immobiliare. La Federazione della Sinistra quindi lavorerà strenuamente affinché il rinnovamento coinvolga l'intera classe politica forlivese (di maggioranza e di opposizione), complice in questi anni di tali disastri, e sarà a fianco di tutti coloro, nella società civile e nelle amministrazioni, che avranno il coraggio di perseguire tale strada di profondo cambiamento".