Sapro ultimo atto, intesa con le banche per l'estremo salvataggio
Sapro ultimo atto, intesa con le banche per l'estremo salvataggio
Lavoro, lavoro, lavoro. E' quello che aspetta il nuovo team incaricato del salvataggio di Sapro. Sì perchè l'assemblea dei soci ha deciso giovedì di procedere per risanare il debito di 105 milioni, dopo una seri e di incontri con le banche creditrici. C'è l'intesa. Il destino della Società per lo sviluppo delle aree produttive viene rimandato a settembre, quando il nuovo piano dovrà essere presentato al Tribunale di Forlì, anticipando l'udienza del 24 che, altrimenti, decreterebbe il fallimento.
I maggiori creditori di Sapro sono le banche, in primis Cariromagna e Cassa di Risparmio di Cesena, disposte ad una ristrutturazione del debito, con una moratoria degli interessi. L'impegno degli istituti di credito potrebbe valere circa 5-6 milioni. I soci, dal loro canto, (Comuni di Forlì e Cesena e Provincia per la maggioranza) si impegnano in una ricapitalizzazione di 3,4 milioni, nella speranza che il tribunale 'promuova' il piano.