Sarah Scazzi, Sabrina vede mamma Cosima e scoppia in lacrime
Sarah Scazzi, Sabrina vede mamma Cosima e scoppia in lacrime
AVETRANA - E' scoppiata in lacrime quando ha incontrato lo sguardo di mamma Cosima. E' una Sabrina Misseri "triste e malinconica" quella che si trova detenuta al carcere di Taranto per l'omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana morta il 26 agosto. L'avvocato dell'estetista di 22 anni, che lunedì pomeriggio ha incontrato la sua assista, ha spiegato che la giovane "non si spiega il motivo per cui continua a rimanere in carcere".
Ad attribuirle le responsabilità del delitto è stato il padre Michele Misseri. "Nell'incidente probatorio non ha detto la verità", è questa l'opinione dell'avvocato Russo. Secondo i legali della famiglia Scazzi, Nicodemo Gentile, Valter Biscotti e Antonio Cozza, gli indagati ''continuano a proteggere unicamente il 'segreto familiare''' con ''verità di comodo, mezze verita', omissioni ed eloquenti silenzi, impedendo la reale ricostruzione dei fatti''.
"Gli atti d'indagine finora acquisiti - hanno affermato in una dichiarazione - consentono di escludere, senza tema di smentita, che la morte della piccola Sarah sia ascrivibile a comportamenti ludici o atteggiamenti giocosi. Purtroppo dagli stessi emerge, in modo invincibile, un consapevole, duraturo e orribile 'animus necandi' degli attuali indagati".
"Gli unici giochi, tra l'altro malcelati, rinvenibili in questa ferale vicenda - hanno evidenziato - sono quelli realizzati lucidamente dai colpevoli che, mediante 'verita' di comodo, mezze verita', omissioni ed eloquenti silenzi, continuano a proteggere unicamente il 'segreto familiare' impedendo la reale ricostruzione dei fatti".