Soldi per il diritto allo studio, la Romagna resta all'asciutto
Soldi per il diritto allo studio, la Romagna resta all'asciutto
RAVENNA - ER.go, l'azienda regionale per il diritto allo studio, si dimentica di Ravenna e del polo romagnolo dell'Universita' di Bologna. E' l'accusa che viene mossa dal consigliere comunale della Lista Ancisi, Gianfranco Spadoni, secondo il quale "con questa logica i poli romagnoli continueranno ad essere in secondo piano rispetto agli storici Atenei ubicati nella parte emiliana". I 2,2 milioni destinati agli studentati sono andati a Bologna, Ferrara e Modena.
La critica e l'allarme di Spadoni muovono dalla constatazione che l'Azienda regionale per il diritto allo studio ha deliberato di assegnare un milione di euro all'edilizia universitaria per opere nelle diverse sedi territoriali e il programma di interventi (approvato dall'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna) prevede di assegnare i fondi a Bologna (per la residenza universitaria di via Fioravanti), Reggio Emilia (destinati al recupero a residenza universitaria di Villa Marchi), a Modena (finalizzati al restauro della residenza San Filippo Neri), ed infine, a Ferrara (per l'adeguamento delle norme di sicurezza della residenza Santo Spirito".
Dunque, manca Ravenna. "Ancora una volta nessun intervento per i poli universitari della Romagna esclusi, peraltro, anche dalla ripartizione degli interventi finanziari finalizzati ad estendere e qualificare i servizi abitativi e ristorativi rivolti alla popolazione studentesca", scrive Spadoni in una nota. L'unica eccezione e' Forli' per la quale sono stati erogati fondi per l'acquisto di arredi; per il resto, dice il consigliere, "buona parte dell'investimento complessivo di euro 2.2 milioni di euro e' stato assegnato agli atenei della sola Emilia".
Invece, secondo Spadoni, "servirebbero investimenti e politiche di maggiore respiro per rendere piu' omogenee le ripartizioni delle risorse e valorizzare tutte le esperienze territoriali".