Berlusconi attacca il Quirinale: ''Blocca le nostre leggi''
Berlusconi attacca il Quirinale: ''Blocca le nostre leggi''
ROMA - Affondo del premier Silvio Berlusconi al Quirinale. "Se una legge non piace al capo dello Stato e al suo staff, quella legge torna alla Camera e al Senato - ha lamentato il Cavaliere parlando a Milano ad un convegno della Confcommercio -. Se invece non piace alla Corte costituzionale, la respinge". Il presidente del Consiglio ha attaccato anche la magistratura: "certi giudici" se non sono d'accordo con una legge la fanno abrogare dalla Consulta.
Per questo, ha aggiunto il Cavaliere, "serve una riforma" costituzionale che finora "non siamo riusciti a fare perché nemmeno all'interno della nostra maggioranza eravamo riusciti a trovare l'accordo". Dopo il Colle non ha risparmiato critiche al Parlamento: "'Lavorano al massimo 50 persone tutti gli altri stanno li', fanno pettegolezzo e poi seguono ciò che dice il capogruppo".
Infine lo sfogo: "Ne ho piene le scatole e non vedo l'ora di tornare a fare il cittadino privato. Ma se vado via anche il 51% degli italiani che mi stima penserebbe che ho disertato". "Non posso lasciare - ha aggiunto - perché altrimenti avrei il giudizio negativo del 100% degli italiani".