Forlì, ballottaggio. Apparentamento fatto tra Pri e Rondoni
Forlì, ballottaggio. Apparentamento fatto tra Pri e Rondoni
FORLI' - Sulla scheda elettorale del prossimo ballottaggio ci sarà anche il simbolo dell'edera tra quelli della coalizione che sostengono Alessandro Rondoni, il candidato sindaco del centro-destra: lo ha deciso il Pri. L'annuncio ufficiale è arrivato sabato mattina. "Con Lauro Biondi mi sono sentito subito, questo apparentamento è una prova di laicità del candidato Rondoni", spiega Rondoni stesso.
L'alleanza, continua Rondoni, non arriva come cartello elettorale, ma anche "sul contenuto, su programmi comuni, come centro storico, infrastrutture, Regione Romagna e sicurezza". Per Biondi, da parte sua, "questo apparentamento stava nelle cose, non è una scelta di risulta o di comodo, ma convinta". L'esponente del Pri riconosce la lealtà dei partiti di centro-destra: "Avrebbero potuto fare a meno di questo apparentamento, i nostri elettori avrebbero comunque votato Rondoni".
Continua Biondi: "In questa campagna elettorale abbiamo preso atto che con queste persone il cambiamento è possibile: con Rondoni ci sono ampie condivisioni, su altre cose invece sarà necessario approfondire e discutere, ma chi è convinto del cambiamento non può che ragionare sull'uso delle risorse e rifiutare gli sprechi che esistono diffusamente in quest'amministrazione e su questo siamo concordi". Biondi, quindi, invita a lasciare da parte le polemiche ideologiche: "L'unica cosa che non accettiamo è prendere lezioni da chi ha veramente svenduto l'ideale repubblicano".
Gli esponenti del Pri, infine, precisano di non essere alla ricerca di posti di potere. "Se l'idea è un esecutivo stretto per dare una linea di rigore, non è nostra volontà stravolgere questa linea, ci interessa essere presenti nel momento della definizione delle grandi linee programmatiche e non in giunta", dice Biondi, che conclude: "Invitiamo i repubblicani ad impegnarsi il 21 e 22 giugno per un'aria nuova e di libertà a Forlì".
Anche Antonio Nervegna, coordinatore del PdL esprime "massima soddisfazione per un risultato che è quasi fisiologico e naturale: l'apparentamento era prevedibile, visto che c'era una forte condivisione del programma". "Non si è parlato di assessorati - conclude Nervegna -, ma di programmi. "Se vinceremo - è la tesi dell'esponente azzurro - per quanto mi riguarda il Pri avrà comunque una sua visibilità". Per Nervegna, quindi, è necessaria una grande mobilitazione al voto: "E' opportuno che gli elettori vadano a votare ora che è possibile un cambiamento, piuttosto che lamentarsi dopo".